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Una seconda possibilità per i dimenticati di Yaoundé

Fondato e guidato per molti anni da un missionario del Pime, padre Maurizio Bezzi, il Centro Edimar continua a offrire supporto, cure mediche e istruzione a migliaia di ragazzi di strada vittime di miseria e violenza nella capitale del Camerun. Al via una nuova fase, grazie a sensibilizzazione sanitaria e sostegno psicologico per affrontare i traumi vissuti

Il rumore incessante dei clacson, il caos dei mercati e la polvere sollevata dalle strade di Yaoundé, capitale del Camerun, raccontano di una città viva e pulsante. Ma tra la folla e i mercati si nascondono storie invisibili, piccoli volti segnati dalla fatica e dalla disperazione. Sono i giovani dimenticati, bambini e adolescenti che vivono ai margini, intrappolati in una spirale di povertà ed emarginazione. È una realtà dolorosa che riflette una delle emergenze sociali più gravi dell’Africa subsahariana.

Il Camerun, noto come “l’Africa in miniatura” per la varietà dei suoi paesaggi e climi, è un Paese di contrasti profondi. Con una popolazione di quasi 28 milioni di persone, è tra le economie più forti dell’Africa centrale. Tuttavia, il suo sviluppo è frenato da crisi endemiche, povertà diffusa e conflitti che ne lacerano il tessuto sociale. Negli ultimi anni, la minaccia terroristica di Boko Haram e la crisi separatista nelle regioni anglofone hanno costretto oltre 700 mila persone a fuggire dalle loro case, trasformando intere comunità in sfollati interni. A questi si aggiungono oltre 400 mila rifugiati provenienti dalle vicine Nigeria e Repubblica Centrafricana.

In un contesto di grave precarietà, bambini e ragazzi sono tra le vittime più vulnerabili. Fuggono da villaggi devastati o da famiglie spezzate, cercando rifugio nelle città come Yaoundé, dove sperano di trovare opportunità. Nonostante un apparente riscatto iniziale, però, si ritrovano intrappolati in un ciclo di miseria, dipendenza da alcool e abusi, nessun accesso all’istruzione, alla salute o a un futuro dignitoso. 

Proprio per rispondere a questa emergenza, nel 2002 nasce il Centro Sociale Edimar, un’iniziativa guidata dal missionario del Pime padre Maurizio Bezzi. Più di un rifugio, il Centro è un luogo pensato per offrire accoglienza, orientamento e una seconda possibilità ai giovani in difficoltà. La struttura, situata in una posizione strategica vicino alla stazione centrale, crocevia di spostamenti, è oggi un punto di riferimento per migliaia di ragazzi provenienti da tutto il Paese. Il nome del Centro porta con sé una storia potente. Edimar, un ragazzo brasiliano di strada, riuscì a cambiare la sua vita grazie all’incontro con persone che lo accolsero e credettero in lui. Questo sostegno lo portò a rifiutare la violenza. Un giorno, durante una festa, il suo ex capo banda gli ordinò di uccidere un nemico. Edimar rifiutò, affermando con coraggio che la sua esistenza era cambiata. La sua scelta, però, gli costò la vita: fu ucciso dal clan per avere detto no. La storia ha ispirato il nome e la missione del Centro: che ogni ragazzo possa scegliere di cambiare, grazie a qualcuno che creda in lui.

Nel corso degli anni, la struttura ha ampliato il proprio raggio d’azione per rispondere alle crescenti emergenze. Nel 2017, con il lancio del progetto K620 di Fondazione Pime e l’avvio del Sostegno a distanza di ragazzi di strada, la missione ha assunto una forma ancora più strutturata, affermandosi come modello di intervento sociale per la città. Il progetto K620 lavora su diversi fronti: accoglienza, salute, scolarizzazione dei giovani, educazione dei genitori, assistenza in carcere e reintegrazione socio-professionale. L’approccio si basa su un’azione diretta sul campo: gli educatori raggiungono i ragazzi nei luoghi più difficili, come le strade, i rifugi di fortuna e le prigioni. Oltre a offrire supporto immediato, costruiscono relazioni di fiducia che diventano il punto di partenza per un percorso di reintegrazione.

Nel 2023, il progetto ha raggiunto risultati significativi. Gli educatori hanno avuto oltre 15 mila contatti con giovani di strada durante le uscite, distribuendo beni essenziali come sapone e intervenendo in situazioni di emergenza sanitaria. Al Centro sono state registrate più di 25 mila presenze, con attività che hanno incluso corsi di alfabetizzazione, programmi educativi e consulenze mediche. Il lavoro non si è fermato nemmeno nelle carceri, dove molti giovani hanno trovato un sostegno per riprendere in mano le loro vite.

Purtroppo, i conflitti in corso hanno peggiorato la situazione, aumentando il numero di sfollati e rendendo ancora più urgente l’intervento. Le violenze indiscriminate, gli attentati e l’instabilità hanno privato intere generazioni del proprio futuro. Nel 2025, sotto la guida dell’attuale direttrice del Centro Mirelle Yoga, il progetto si propone di entrare in una nuova fase. Gli obiettivi sono ambiziosi: educare 800 giovani sui temi della salute e della prevenzione, garantire cure mediche a 200 beneficiari e rafforzare i programmi di reinserimento sociale e familiare. La visione per il futuro include anche campagne di sensibilizzazione sanitaria e supporto psicologico, strumenti indispensabili per affrontare i traumi vissuti dai ragazzi. 

Questa emergenza sociale necessita, infatti, di continui interventi. Per far sì che centinaia di bambini abbiano la loro seconda possibilità, ogni contributo, grande o piccolo, ha valore. Il Centro Edimar e il progetto K620 sono la prova che il cambiamento è possibile, ma per continuare questa missione c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Con il tuo sostegno possiamo rompere il ciclo della povertà per centinaia di ragazzi, che altrimenti rimarrebbero invisibili. Unisciti a noi e aiutaci a fare la differenza.  

DONA ORA 

Sostieni il Centro Edimar- Progetto K620: contribuirai ad aiutare i giovani di strada di Youndé, in Camerun, attraverso cure mediche, assistenza psicologica e reinserimento sociale. Insieme possiamo salvare vite, offrire una seconda possibilità e restituire dignità a chi l’ha perduta. Puoi donare qui con carta di credito, Paypal e Satispay o con bonifico bancario: Iban IT89M0623001633000015111283.

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