Nei Paesi dove sono presenti i missionari del Pime, l’anno scorso sono stati 14.416 i beneficiari del Sostegno a Distanza e 64 i progetti di sviluppo finanziati attraverso la Fondazione Pime Onlus
La Fondazione Pime Onlus ha pubblicato nelle scorse settimane il bilancio consuntivo sui conti economici del 2016, che – come accade ormai da tempo – è accompagnato dal bilancio sociale, dove sono elencate le attività portate avanti durante l’anno.
La relazione è estremamente dettagliata: chi desidera può leggerla integralmente sul nostro sito: www.pimemilano.com
Alcuni tra i dati più significativi, però, vogliamo condividerli attraverso Mondo e Missione con tutti i benefattori e gli amici dell’istituto che – con la loro vicinanza – rendono possibile tante iniziative.
In particolare ci preme far conoscere i numeri legati alla raccolta fondi dell’Ufficio Aiuto Missioni, che trasforma la generosità in occasioni di speranza in molte periferie del mondo.
SOSTEGNO A DISTANZA
Il Sostegno a Distanza (SaD) rimane ancora oggi la forma di impegno più rilevante tra quelle che vedono attiva la Fondazione Pime Onlus nell’aiuto alle missioni. Per questa specifica iniziativa nel 2016 sono stati raccolti complessivamente 3.066.537,10 euro: di questi – trattenuti 215.227,81 euro per le spese di gestione (il 7,01%) – 2.851.309,29 euro sono stati inviati in missione. Al 31 dicembre 2016 il numero complessivo dei beneficiari del Sostegno a Distanza risultava essere pari a 14.416 persone, in calo rispetto ai 15.913 del 2015. Va aggiunto che i singoli beneficiari per i quali la Fondazione ha ricevuto un sostegno nel 2016 sono stati 12.413 a fronte dei 13.040 dell’anno precedente.
Come mai i beneficiari del Sostegno a Distanza della Fondazione Pime Onlus sono di più rispetto alle persone materialmente aiutate durante l’anno con una donazione da parte dell’adottante? Per due motivi: 1) perché ci sono parecchi benefattori che sostengono a distanza più di una persona; 2) perché anche quando il sostegno a distanza non risulta “coperto” non viene immediatamente sospeso dalla Fondazione Pime Onlus: per un certo periodo viene mantenuto attivo, in attesa che venga definita la chiara volontà del sostenitore di interrompere l’impegno.
Dove vivono i beneficiari del Sostegno a Distanza promosso dalla Fondazione Pime Onlus? 10.552 in Asia, 2.778 in Africa, 986 in America Latina, 55 in Oceania e 45 in Italia. La stragrande maggioranza sono bambini e ragazzi, ma va ricordato che i missionari del Pime promuovono questa forma di solidarietà anche per venire incontro alle necessità di giovani (321), disabili (286) e seminaristi (86). Nell’anno 2016 sono stati avviati 227 nuovi Sostegni a Distanza, con un calo del 12% rispetto al 2015. In generale – dunque – per questa forma di generosità si conferma un trend negativo, con una lenta emorragia di sostenitori e introiti che accomuna purtroppo la Fondazione Pime Onlus alle altre organizzazioni attive in questo settore.
PROGETTI DI SVILUPPO
Nell’anno 2016 la Fondazione Pime Onlus ha sostenuto 64 progetti di sviluppo, suddivisi nei seguenti ambiti: sviluppo sociale (29), istruzione-formazione (16), sanità (9), impegno pastorale (8), mezzi di comunicazione sociale (2). Complessivamente sono stati raccolti 751.019,67 euro, con un leggero incremento rispetto ai 715.372,97 euro del 2015. In questo caso la trattenuta per le spese di gestione è stata di 55.888,57 euro (7,44%), per cui sono stati concretamente inviati in missione 695.131,10 euro. A questi fondi vanno poi aggiunti 714.708,67 euro raccolti dalla Fondazione Pime Onlus sotto la voce “erogazioni da assegnare”. In questo ambito sono ricomprese le donazioni in cui gli offerenti non effettuano una scelta precisa ma indicano un bisogno generale (per esempio: bambini, lebbrosi, giovani…) e la cui assegnazione a una singola iniziativa è destinata dal Comitato di beneficenza della Fondazione. Inoltre, sempre in questo fondo rientrano le raccolte per i progetti di emergenza; nel 2016 ne sono rimasti attivi due già avviati da tempo: l’iniziativa Adotta un cristiano di Mosul promossa insieme ad AsiaNews per l’Iraq (66.392,63 euro) e la solidarietà ai profughi in fuga dalle violenze di Boko Haram in Camerun (che ha raccolto nel 2016 33.717 euro). Durante l’anno si è inoltre aggiunta l’iniziativa straordinaria Siccità in Arakan nelle Filippine per la quale sono stati raccolti 13.556 euro utilizzati per l’acquisto e la distribuzione di sacchi di riso alla popolazione dopo che il raccolto era andato perduto per l’assenza di pioggia. Tutte le somme raccolte per situazioni di emergenza vengono inviate interamente ai destinatari, senza netrattenute per spese di gestione.
Da segnalare, infine, che nel 2016 è stato dato un nuovo impulso alle borse di studio universitarie, con la creazione di un programma apposito per la gestione di questo tipo di sostegno, mirato ad aiutare studenti capaci e volonterosi – segnalati dai missionari in loco – a portare avanti la propria formazione universitaria nei Paesi di origine (in Thailandia, Cambogia, Filippine, Brasile, Papua Nuova Guinea e Bangladesh).
PER I SINGOLI MISSIONARI
La Fondazione Pime Onlus si occupa anche della raccolta delle offerte inviate direttamente a singoli missionari del Pime: anche su queste erogazioni la Fondazione non effettua nessun tipo di trattenuta a titolo di rimborso spese. Nel 2016 per questa tipologia di donazioni sono stati raccolti 2.408.185,59 euro (rispetto ai 2.269.142,31 euro del 2015).
LE ALTRE ATTIVITA’
La raccolta fondi dell’Ufficio Aiuto Missioni non esaurisce comunque l’impegno messo in campo dalla Fondazione Pime Onlus: va considerata, infatti, anche tutta l’attività culturale promossa dal Centro missionario Pime di Milano. Anche su questo ci sembra importante offrire qui qualche dato: durante l’anno 2016 sono stati circa 70 mila i partecipanti alle attività dell’Ufficio educazione alla mondialità, per un numero complessivo di 16.800 ore di attività educativa nelle scuole; il Museo Popoli e Culture ha fatto registrare 3.900 i visitatori, mentre il patrimonio della Biblioteca del Pime ha raggiunto quota 41.300 volumi.