Pubblicato il rendiconto della Fondazione Pime Onlus per il 2017: sono quasi 13 mila nel mondo i beneficiari del Sostegno a distanza e 68 i progetti di sviluppo realizzati dai missionari grazie ai benefattori
Come accade ogni primavera la Fondazione Pime Onlus, insieme al bilancio consuntivo sui propri conti economici, ha pubblicato anche il suo bilancio sociale 2017. In questo documento sono elencati nel dettaglio anche i dati su quanti fondi l’Ufficio Aiuto Missioni ha ricevuto dai propri donatori, a quale titolo e come sono stati utilizzati.
La relazione è molto dettagliata: chi lo desidera può leggerla integralmente sul sito pimemilano.com. Alcuni tra i numeri più significativi, però, vogliamo condividerli anche attraverso Mondo e Missione con tutti i benefattori e gli amici dell’istituto che – con la loro vicinanza – rendono possibili le iniziative dei nostri missionari.
SOSTEGNO A DISTANZA
Il Sostegno a distanza rimane la forma di impegno più rilevante tra quelle che vedono attiva la Fondazione Pime Onlus nell’aiuto alle missioni. Per quest’iniziativa nel 2017 sono stati raccolti complessivamente 2.767.668,29 euro: di questi ne sono stati trattenuti 200.737,37 per le spese di gestione (il 7,25%), mentre 2.566.930,92 euro sono stati inviati in missione. Al 31 dicembre 2017 il numero dei beneficiari del Sostegno a distanza risultava essere pari a 12.672 persone, in calo rispetto ai 14.330 del 2016. Va aggiunto che i singoli beneficiari per i quali la Fondazione ha ricevuto un sostegno nel 2017 sono stati 10.851 a fronte dei 12.413 dell’anno precedente.
Come mai i beneficiari del Sostegno a distanza della Fondazione Pime Onlus sono di più rispetto alle persone aiutate durante l’anno con una donazione da parte dell’adottante? Per due motivi: 1) perché ci sono parecchi benefattori che sostengono a distanza più di una persona; 2) perché anche quando il Sostegno a distanza non risulta “coperto” non viene immediatamente sospeso dalla Fondazione Pime Onlus: per un certo periodo viene mantenuto attivo, in attesa che venga definita la chiara volontà del sostenitore di interrompere l’impegno.
Dove vivono i beneficiari del Sostegno a distanza promosso dalla Fondazione Pime Onlus? 9.153 in Asia, 2.575 in Africa, 892 in America Latina, 52 in Oceania. La stragrande maggioranza sono bambini e ragazzi, ma va ricordato che i missionari del Pime promuovono questa forma di solidarietà anche per venire incontro alle necessità di giovani e disabili. Al conto complessivo vanno poi aggiunti 116 Sostegni a distanza per seminaristi che studiano presso il Seminario Filosofico di Yaoundé in Camerun, il Seminario Filosofico di Pune in India, il Seminario di Banani in Bangladesh e il Seminario Teologico di Monza. Nell’anno 2017 sono stati avviati 194 nuovi Sostegni a distanza, con un calo del 14% rispetto al 2016. In linea generale per il Sostegno a distanza si conferma un trend negativo, con una lenta emorragia di sostenitori e introiti.
PROGETTI DI SVILUPPO
Nell’anno 2017 la Fondazione Pime Onlus ha sostenuto 68 progetti di sviluppo, suddivisi nei seguenti ambiti: sviluppo sociale (28), istruzione-formazione (23), sanità (8), impegno pastorale (8), mezzi di comunicazione sociale (1). Complessivamente sono stati raccolti 716.530,95 euro; in questo caso la trattenuta per le spese di gestione è stata di 55.478,48 euro (7,74%), per cui sono stati concretamente inviati in missione 661.052,47 euro. A questi fondi vanno poi aggiunti 783.584,98 euro raccolti dalla Fondazione Pime Onlus sotto la voce “erogazioni da assegnare”. In questo ambito sono ricomprese le donazioni in cui gli offerenti non effettuano una scelta precisa, ma indicano un bisogno generale (per esempio: bambini, lebbrosi, giovani, dove c’è più bisogno…). L’assegnazione a una singola iniziativa è destinata dal Comitato di beneficenza della Fondazione. Sempre in questo ambito rientrano anche le raccolte per i progetti di emergenza; nel 2017 è rimasta attiva la raccolta Adotta un cristiano di Mosul, promossa insieme ad AsiaNews per i rifugiati iracheni, che durante l’anno ha registrato donazioni per ulteriori 20.749,85 euro. Tutte le somme raccolte per situazioni di emergenza vengono inviate interamente ai destinatari, senza trattenute per spese di gestione.
BORSE DI STUDIO
Un’altra iniziativa significativa sono i fondi per le borse di studio universitarie, che mirano ad aiutare a portare avanti la propria formazione universitaria nei Paesi di origine (in Thailandia, Cambogia, Filippine, Brasile, Papua Nuova Guinea e Bangladesh) studenti capaci e volonterosi segnalati dai missionari in loco. Nel 2017 sono state finanziate 65 borse di studio per altrettanti studenti universitari.
PER I SINGOLI MISSIONARI
La Fondazione Pime Onlus si occupa anche della raccolta delle offerte inviate direttamente a singoli missionari del Pime: anche su queste erogazioni la Fondazione non effettua nessun tipo di trattenuta a titolo di rimborso spese. Nel 2017 per questa tipologia di donazioni sono stati raccolti 2.179.406,63 euro (rispetto ai 2.408.185,59 euro del 2016).
CINQUE PER MILLE
Con i fondi derivanti dalle firme per la destinazione del 5 per mille nella Dichiarazione dei redditi del 2014 – ricevuti materialmente durante lo scorso anno – la Fondazione Pime Onlus ha svolto la propria attività istituzionale sostenendo progetti all’estero e in Italia. Da agosto 2016 a fine luglio 2017 sono stati destinati 454.558 euro per iniziative in Algeria, Bangladesh, Cambogia, Camerun, Cina, Costa d’Avorio, Guinea Bissau, Haiti, India, Papua Nuova Guinea e Thailandia. Ad attività educative, culturali e di informazione in Italia sono stati destinati 80.795 euro. I rimanenti 47.033,09 euro sono andati a coprire le spese di gestione e rendicontazione dei progetti.
LE ALTRE ATTIVITà
La raccolta fondi dell’Ufficio Aiuto Missioni non esaurisce comunque l’impegno messo in campo dalla Fondazione Pime Onlus: va considerata, infatti, anche tutta l’attività culturale promossa dal Centro missionario Pime di Milano. Anche su questo ci sembra importante offrire qualche dato: durante l’anno 2017 sono stati circa 92 mila i partecipanti alle attività dell’Ufficio educazione alla mondialità, per un numero complessivo di 16.800 ore di attività educativa nelle scuole; il Museo Popoli e Culture ha fatto registrare 3.800 visitatori, mentre il patrimonio della Biblioteca del Pime ha raggiunto quota 42.000 volumi.