Anche questo mese Francesca Bellotta racconta una storia di speranza dalla sua missione in Camerun. Questa volta il protagonista è Alium, un ragazzo disabile che non può camminare e per spostarsi utilizza le mani
Subito dopo il mio arrivo al Codas Caritas di Yagoua si è pensato di incrementare il sostegno alle persone disabili di tutte le età. Era una necessità pressante, visto il numero sempre maggiore di chi si rivolgeva all’ufficio negli ultimi tempi, grazie anche a un lavoro di sensibilizzazione per portare alla luce i casi di disabilità che prima venivano tenuti nascosti. A fronte di ogni richiesta di sostegno che riceviamo, chiediamo che le famiglie si impegnino a contribuire secondo le proprie possibilità. Non è facile, ma a volte abbiamo successo. Uno dei casi più rappresentativi è quello di Alioum, un ragazzo di 16 anni che non può camminare e per spostarsi utilizza le mani. Vive con la mamma e cinque tra fratelli e sorelle. Due anni fa ci ha presentato una richiesta di assistenza: chiedeva un mezzo che gli permettesse di muoversi in autonomia perché, a seguito della morte del papà, non poteva più frequentare la scuola non avendo più nessuno che lo accompagnasse e lo andasse a prendere. Lo zio paterno, che aveva preso in carico la famiglia del fratello per i bisogni primari, avendo anche i propri figli da mantenere non poteva permettersi di acquistare un triciclo per il nipote. Così, noi abbiamo pensato al triciclo per Alioum mentre lo zio, oltre a contribuire con una piccola somma, si è impegnato a provvedere alla sua istruzione e a quella dei suoi fratelli e sorelle. È così che il ragazzo ha ripreso a frequentare la scuola, con ottimi risultati. Ci viene a trovare in ufficio in occasione della fine dei trimestri scolastici, per mostrarci con fierezza la sua pagella. Ha una media molto buona ed è davvero felice di poter andare a scuola: per noi, questo è il regalo più bello. Oggi Alioum è all’ultimo anno delle elementari e in questi giorni sta affrontando l’esame di licenza primaria e quello di ammissione alla scuola superiore. Forza Alioum, noi facciamo il tifo per te!