Il Barocco meticcio delle Ande

Il Barocco meticcio delle Ande

IL BELLO DELLA FEDE

Tra le vie di Cuzco, città del Perù adagiata sulle Ande, si possono incontrare diverse botteghe di arte in cui vengono realizzati raffinati dipinti a olio che raffigurano arcangeli vestiti con lusso aristocratico e armati di archibugi o Madonne dagli abiti sontuosi e riccamente adornati, dalla caratteristica forma triangolare. Si tratta dello “stile meticcio” o “Barocco andino”, una forma espressiva nata nel XVI secolo dall’incontro/scontro tra cultura andina e cultura europea e giunta fino ai nostri giorni.

I missionari arrivati nel Nuovo Continente al seguito dei conquistadores spagnoli erano spesso accompagnati da artisti europei, che avevano l’incarico di decorare le chiese recentemente costruite o realizzare opere visive che facilitassero l’evangelizzazione: nacquero così numerose scuole d’arte religiosa ispirate al Manierismo e al Barocco guidate da maestri italiani. Con l’aumentare delle richieste e degli artisti locali, si creò un forte sincretismo culturale e religioso che arricchì l’iconografia tradizionale con miti e simboli indigeni, dando vita al movimento artistico del Barocco andino.

La Madonna viene così raffigurata come Pacha Mama, la Madre Terra: la sua forma triangolare allude alla montagna come luogo sacro, mentre gli abiti sontuosi riproducono le vesti che adornavano le statue devozionali e allo stesso tempo mostrano gli ornamenti tipici delle principesse incas. Gli arcangeli archibugieri, originale invenzione di questa forma artistica, si ispirano nelle loro pose a un trattato europeo di archibugeria e nelle vesti ai militari e agli aristocratici spagnoli della Conquista, ma rappresentano anche gli spiriti dei morti della cultura incaica. Il ricco decoro in oro, l’assenza di prospettiva e il paesaggio tropicale quasi favoloso che circonda angeli, santi e immagini della Madonna sono altri elementi tipici di questi dipinti, affascinanti e unici nel loro genere. La loro produzione perdura ancora oggi, ad opera di alcune botteghe d’arte in cui gli artisti lavorano collettivamente e sotto la guida di un maestro, proponendo un’interpretazione personale e in parte originale dei modelli espressivi del passato.