Nonostante l’appello del Papa eseguita nella notte la sentenza in Georgia. E adesso l’attenzione si sposta sull’Oklahoma dove oggi è in programma l’iniezione letale per Richard Glossip
È andata avanti comunque l’esecuzione capitale per Kelly Gissendaner in Georgia. Non è bastata la lettera personale di papa Francesco per fermare la macchina della pena di morte. Anche l’ultimo tentativo di riportare il caso davanti alla Corte Suprema di Washington è stato rigettato: alle 00,21 di questa notte (quando in Italia erano le 6,21) l’iniezione letale è stata praticata a questa donna, madre di tre figli, condannata per aver organizzato l’uccisione del marito. È la prima donna a subire l’esecuzione capitale dal 1945.
«La Georgia ha creato nuove vittime: le figlie di questa donna. Avevano già perso il padre, ora hanno perso anche la madre» è stato il commento di suor Helen Prejean, la religiosa in prima linea nella battaglia contro la pena di morte. Le ragazze avevano chiesto la grazia per la madre ma a opporsi era stata la famiglia del padre. Kelly Gissendaner – che nei diciotto anni trascorsi in carcere ha compiuto un profondo cammino religioso – è entrata nella sala dell’esecuzione cantando Amazing Grace, uno dei più noti inni della tradizione cristiana in lingua inglese. Le sue parole dicono:«Com’è dolce la voce che ha salvato un miserabile come me. Ero perduto, ma ora sono ritrovato, ero cieco ma ora vedo».
Con il drammatico epilogo della vicenda non è finita la battaglia di queste ore sulla pena di morte negli Stati Uniti. Già per oggi infatti è in programma in Oklahoma un’altra esecuzione, ancora più controversa: al patibolo dovrebbe salire Richard Glossip, un uomo che si proclama innocente. È accusato di essere il mandante dell’omicidio del suo datore di lavoro, ma la condanna si basa sulla sola testimonianza dell’esecutore materiale del delitto, che in forza di questa chiamata di correo è riuscito a sua volta ad evitare la pena di morte. Ci sono per questo forti dubbi sull’attendibilità della sua testimonianza.
Suor Prejean da mesi sta assistendo personalmente Richard Glossip e ha già dichiarato che gli starà accanto fino alla fine anche nel caso in cui oggi dovessero essere rigettati tutti gli ultimi ricorsi. «Richard Glossip è innocente e lotteremo fino all’ultimo secondo per fermare la sua esecuzione», ha dichiarato la religiosa resa nota in tutto il mondo dal film Dead Man Walking.