Attraverso i contributi del fondo “S140 – Emergenza Coronavirus nel mondo” abbiamo già inviato in missione oltre 418 mila euro, garantendo sostegno sanitario e alimentare a 22 mila famiglie in dieci Paesi
«Grazie per il prezioso contributo che avete donato alle famiglie e ai giovani lavoratori e lavoratrici della nostra zona di Zirani», scrive dal Bangladesh padre Gian Paolo Gualzetti. «Grazie infinite a nome dei nostri malati», gli fa eco dal Brasile monsignor Giuliano Frigeni, mentre padre Simone Caelli, dalle Filippine, aggiunge: «Ringrazio tutti coloro che attraverso questo progetto hanno permesso alla nostra parrocchia di essere segno di carità cristiana verso i poveri e gli ultimi in questa crisi che sembra tutt’altro che terminata». Dalle favelas di São Paulo alle baraccopoli di Bangkok, da Dhaka fino ai villaggi dell’Estremo Nord del Camerun, dai piccoli centri indigeni sul Rio Andirá fino ad arrivare al Centro culturale Galilea di Funabashi (Tokyo): grazie al vostro sostegno al fondo “S140 – Emergenza Coronavirus nel mondo” è stato possibile offrire aiuto e supporto a migliaia di famiglie in ogni angolo del globo.
L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 ha avuto un impatto planetario e tutt’ora continua a mettere in difficoltà intere comunità e Paesi. Quando tutto in Italia si è fermato, dalle attività commerciali a quelle culturali, i missionari del Pime si sono messi – ancor di più – in moto per fronteggiare un’emergenza senza paragoni, non solo sanitaria ma anche alimentare e sociale.
Ad oggi, attraverso i contributi raccolti dal fondo S140, sono stati inviati in missione oltre 418 mila euro. Grazie a voi i nostri missionari sono riusciti a offrire sostegno alimentare e sanitario a 22.185 famiglie in dieci Paesi. Ogni singolo euro donato è stato tradotto in aiuto concreto per centinaia di migliaia di persone: ceste alimentari e kit igienici, assistenza medica e fornitura di ossigeno ai pazienti Covid ricoverati in ospedale, programmi di assistenza sociale alle famiglie in difficoltà. E mentre noi continuiamo a stare vicino agli ultimi, voi scoprite a pag. 26 come abbiamo utilizzato le vostre donazioni.