«Trasformati in arena per regolare conti. L’Iraq sotto shock chiede pace»

L’appello del patriarca caldeo Louis Raphael Sako da Baghdad dopo l’uccisione del generale Soleimani: «Non siamo più una patria sovrana, in grado di proteggere la propria terra, le proprie ricchezze e i propri cittadini. Le parti interessate si siedano a un tavolo e risparmino a questo Paese conseguenze inimmaginabili»
Di fronte alla situazione drammatica di queste ore il patriarca caldeo, il cardinale Louis Raphael Sako, ha diffuso questo pomeriggio da Baghdad questo appello che è l’ennesimo grido di dolore di un popolo da troppi anni terreno di guerre tra potenze globali e locali. Lo proponiamo qui sotto in una nostra traduzione. «Il popolo iracheno è in uno stato di shock davanti a quanto è avvenuto nell’ultima settimana. È deplorevole che il nostro Paese sia stato trasformato in un’arena dove regolare conti, piuttosto che essere una patria sovrana, in grado di proteggere la propria terra, le proprie ricchezze e i propri cittadini. Di fronte a questa situazione delicata e pericolosa, facciamo appello a tutte le parti interessate affinché esercitino moderazione, dimostrino saggezza, agiscano in maniera ragionevole e si siedano a un tavolo di dialogo e comprensione perché a questo Paese siano risparmiate conseguenze inimmaginabili. Eleviamo le nostre preghiere a Dio Onnipotente affinché doni all’Iraq e alla regione quella pacifica, stabile, sicura “vita normale” che desideriamo». cardinale Louis Raphael Sako patriarca caldeo di BaghdadArticoli correlati

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