Si è conclusa l’Assemblea Nazionale Animatori, che ha riunito nei giorni scorsi i rappresentanti dell’animazione missionaria Pime di tutta Italia. Diverse realtà in cammino per diventare un unico organismo
Dal 29 al 31 ottobre si è tenuta a Sotto il Monte (BG) l’Assemblea Nazionale Animatori 2016 (ANA), la riunione che da due anni a questa parte coinvolge le figure chiave dell’animazione del Pime di tutta Italia. Coordinata da un Segretariato nazionale, lo scopo dell’ANA è quello di esaminare l’andamento delle iniziative e dei cammini dell’animazione missionaria, valutarne le criticità, proporre nuovi sviluppi e organizzare le proposte del Pime per l’estate.
Ma l’ANA è anche un momento per riunire semplicemente i responsabili dell’animazione di tutta Italia, per conoscersi e per crescere insieme. Lungi dall’essere un’attività volta a fare della sterile propaganda, l’animazione missionaria deve sempre avere come condizione necessaria la qualità delle proposte e delle figure che le portano avanti. È dunque importante restare in un cammino costante di crescita umana, di formazione e di relazione; questo è ciò che l’ANA si prefigge di stimolare, configurandosi come uno strumento formativo per le équipe. Quest’anno il tema dell’Assemblea è stato “Animazione missionaria: fraternità e accompagnamento”, ed è stato sviluppato in due relazioni da due psicoterapeuti: don Enrico Parolari e la dott.ssa Elisabetta Orioli. Ai momenti frontali si sono alternate anche attività di laboratorio che hanno permesso a ogni partecipante di dare il proprio contributo creativo.
Culmine dell’Assemblea è stato il momento di presentazione e di verifica dei cammini svoltisi nel 2016. Seppur con qualche difficoltà isolata, le proposte del Pime si sono confermate tutte valide e, cosa più importante, fruttifere e in costante sviluppo: si avviano quest’anno nuovi cammini, mentre altri hanno subito modifiche e miglioramenti. Sono stati delineati anche alcuni obiettivi da raggiungere nel prossimo futuro, quali una migliore comunicazione interna e il crearsi di una crescente integrazione delle diverse sezioni dell’animazione missionaria sparse sul territorio. Fondamentale è stata anche la decisione di riorganizzare il Segretariato non solo con il fine di preparare la prossima ANA, ma con quello di diventare l’organo in grado di coordinare tutta l’attività di animazione del Pime in Italia. Sarebbe, questo, uno sviluppo volto a rendere più efficace e veloce il lavoro degli animatori, a interagire più facilmente con le realtà diocesane del territorio, a favorire l’unità delle équipe di tutta Italia e, di conseguenza, anche l’unità tra coloro che partecipano ai diversi cammini.