Inaugurata la nuova Casa romana del Pime, intitolata a monsignor Pietro Avanzini, fondatore del Pontificio Seminario dei Santi Pietro e Paolo per le Missioni Estere, che nel 1926 si è unito al Seminario per le Missioni Estere di Milano per dare origine al Pime
Il Pime festeggia l’inizio di una nuova presenza a Roma: il 20 settembre, con una bella concelebrazione a cui hanno preso parte moltissimi confratelli e tanti amici, è stata inaugurata la nuova sede dell’Istituto nella capitale, la Casa monsignor Pietro Avanzini. Questa nuova presenza è motivata dalla decisione di trasferire la Casa generalizia a Milano, presso la Casa Madre (trasferimento previsto nel 2019, al termine dei lavori di ristrutturazione).
Tuttavia, questa scelta, sofferta ma necessaria, in nessun momento ha messo in dubbio la volontà dell’Istituto di rimanere nella capitale. Ecco perché il progetto prevedeva una nuova presenza, la quale si è concretizzata con l’acquisizione dell’immobile di via Pineta Sacchetti. Qui già vive una piccola comunità composta da alcuni missionari del Pime (in gran parte studenti) e altri sacerdoti provenienti da diocesi e Istituti di missione.
La casa ha tre obiettivi principali: accogliere i membri (e gli ospiti) del Pime che si fermeranno a Roma per un periodo di studio; offrire alla Direzione generale un appoggio a Roma per le varie necessità presso la Santa Sede; e ospitare AsiaNews, l’agenzia di notizie del Pime già presente in Casa generalizia.
Inoltre, dietro alla decisione di rimanere a Roma c’è anche un’altra motivazione: il Pime è legato a questa città, perché in essa affonda le proprie radici storiche. Infatti, a Roma era nato, nel 1874, il Pontificio Seminario dei Santi Pietro e Paolo per le Missioni Estere, fondato da Pietro Avanzini (a cui appunto è dedicata la casa), che nel 1926 si è unito al Seminario per le Missioni Estere di Milano, fondato da Angelo Ramazzotti, dando origine al Pime.
Perciò, pur con una presenza diversa, l’Istituto desidera mantenere un rapporto stretto con la Chiesa di Roma e dare, nel limite del possibile, un contributo all’animazione missionaria della diocesi. Da qui l’importanza della presenza alla festa d’inaugurazione di Casa Avanzini del vescovo responsabile della sezione ovest della diocesi, mons. Paolo Salvadaggi, del parroco locale, don Francesco Galluzzo, e del vicario della trentatreesima prefettura romana, don Marco Vianello, oltre alle varie comunità religiose presenti sul territorio. Tutti hanno espresso grande soddisfazione per l’arrivo del Pime in via Pinnetta Sacchetti e il desiderio di collaborare con la nuova comunità, il cui rettore sarà padre Marco Pifferi.
A questo punto non resta che fare i migliori auguri alla comunità di Casa Avanzini: che nel cercare il raggiungimento dei propri obiettivi riesca a essere lievito di Vangelo nella Città Eterna, cuore della cristianità che ogni tanto ha bisogno di una scossa missionaria per continuare a battere: e chi meglio di una giovane comunità del Pime per dargliela?