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Studiare per crescere puntando in alto

L’Ufficio Educazione alla Mondialità ripropone a Milano lo spazio studio “Time out” per adolescenti delle superiori e rilancia a Sotto il Monte con “Passi al Pime?!”, rivolto ai ragazzi più giovani
«Ho imparato che quando le persone si sentono depresse è perché non amano se stesse e dunque non possono amare nessun altro»: è la riflessione di Natasha, giovanissima studentessa che frequenta lo spazio studio “Time out” al Centro Pime di Milano. Costanza racconta invece la gita in montagna in cui ragazzi e volontari hanno avuto modo di conoscersi meglio, più liberi dagli obblighi scolastici, mentre i commenti dei volontari spaziano dal fronte didattico a quello relazionale: c’è chi ricorda la soddisfazione di avere visto una studentessa «orgogliosa di aver compreso le cose che aveva studiato» e chi sottolinea di avere imparato con sorpresa l’aspetto festoso del mese di digiuno islamico. “Time out”, da poco ripartito per il secondo anno, è una delle iniziative promosse dall’Ufficio Educazione alla Mondialità che, condividendo le passioni e le sfide dei missionari del Pime, punta a offrire sempre più occasioni per accompagnare tanti giovani nei loro percorsi di studio e crescita. Se a Milano è ripartito dunque lo spazio per studenti delle superiori, nella casa di Sotto il Monte (Bg) è nato “Passi al Pime?!”: un luogo di incontro, compiti e gioco rivolto ai bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie (di primo grado) dell’Isola Bergamasca. Dopo l’esperienza avviata con gli adolescenti per supportare le famiglie incontrate durante le esperienze estive, si è pensato di dare una continuità educativa anche ai più piccoli: ora, con l’avvio di “Passi al Pime?!”, l’Ufficio è in grado di rispondere alle esigenze degli studenti dell’intera fascia d’età tra i 6 e i 19 anni. L’avventura di “Time out”, invece, è nata un anno fa, intercettando la richiesta di circa sessanta ragazzi, dalla prima alla quinta superiore, di differenti indirizzi scolastici: giovanissimi provenienti da tante parti del mondo, in particolare dal Nord Africa, accomunati dalla ricerca di un luogo e di una presenza che li sappia accogliere e accompagnare nelle sfide scolastiche e di vita che ogni giorno incrociano lungo il loro cammino. Gli studenti sono affiancati da volontari, tra cui ex professori e giovani universitari, coordinati da un’educatrice dell’Ufficio Educa­zione alla Mondialità. Per quattro pomeriggi alla settimana, dalle 14 alle 18, vengono proposte diverse attività oltre allo studio: laboratori creativi, dibattiti su tematiche vicine alle esperienze degli adolescenti, momenti di gioco e conoscenza dei missionari. Non mancano uscite sul territorio, giornate nella natura, gite in montagna per creare legami di gruppo e rendere ciascuno più consapevole di se stesso e del mondo, ricordando che per raggiungere i propri obiettivi servono impegno e determinazione. Il neonato progetto “Passi al Pime?!”, attivo nella casa dei missionari a Sotto il Monte e rivolto appunto ai più giovani, intende anzitutto offrire loro uno spazio di incontro in cui ciascuno possa sentirsi accolto, valorizzato e libero di esprimere se stesso, le proprie emozioni e abilità. Grazie al coinvolgimento di alcuni volontari, bambini e ragazzi sono supportati nello svolgimento dei compiti e nello studio, con l’obiettivo di incidere positivamente sul loro iter scolastico. La preziosa testimonianza dei missionari accompagna l’intero percorso, invitando ciascuno a rileggere la propria crescita aprendosi al mondo, per andare verso l’altro con fiducia e costruire relazioni significative. Concretamente, la proposta è rivolta a ragazzi dai 6 ai 14 anni, due pomeriggi a settimana. Attenzione particolare è rivolta agli studenti in condizioni di fragilità scolastica, emotiva ed educativa, individuati grazie alla collaborazione delle scuole partner e delle amministrazioni locali. In questo anno scolastico educatori e missionari puntano a incontrare tanti nuovi giovani, allargare il gruppo dei volontari, accorciare le distanze con la missione, grazie all’arricchimento offerto da presenze significative accanto a sé. Desiderano accompagnare bambini, ragazzi e giovani in un cammino di crescita personale: a partire da una riflessione sulla propria identità i ragazzi saranno invitati a puntare in alto, facendo scelte concrete per essere attori di cambiamento nel rispetto dell’altro e dell’ambiente. Papa Giovanni XXIII, di cui l’Istituto missionario custodisce la casa natale a Sotto il Monte, tanto aveva a cuore il carisma missionario e la formazione dei giovani. Oggi, anche a Sotto il Monte, il Pime prova a rispondere a questa istanza, educando a essere «giovani, quindi buoni, santi e giusti», come diceva il Papa Buono.   Per informazioni: Passi al Pime?! https://centropime.org/attivita/passi-al-pime/ Time out https://centropime.org/attivita/timeout-spazio-studio/  

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