Paese a maggioranza cattolica, pienamente indipendente solo dal 2002, Timor Est è la terza tappa del viaggio apostolico di Papa Francesco in Asia e Oceania. Il Pontefice ha lodato «l’impegno per giungere a una piena riconciliazione con l’Indonesia», indicandolo al mondo come un esempio. Ma ha anche invitato i timoresi a «far diventare la fede cultura», per dare risposte a piaghe sociali come la povertà, la violenza delle bande di strada e gli abusi sui minori
Papa Francesco nel più giovane dei Paesi dell’Asia, indipendente da poco più di vent’anni e con alle spalle un conflitto sanguinosissimo. Nella sesta puntata di “Frontiere di speranza” Giorgio Bernardelli racconta il terzo Paese toccato da questo viaggio di papa Francesco. Una terra che non ha ancora sanato davvero le sue ferite. E dove la fede cattolica, che ha plasmato la sua identità, è chiamata oggi a farsi via di futuro. Ascolta qui il nostro podcast!
È la periferia della periferia di un Paese all’altro capo del mondo. Situato al confine con l’Indonesia, Vanimo si trova in una zona particolarmente remota della Papua Nuova Guinea. Ma Papa Francesco ha chiesto espressamente di aggiungere questa tappa al suo viaggio in Asia e Oceania, per poter incontrare i fedeli della diocesi, ma anche i missionari e le missionarie dell’Istituto argentino del Verbo Incarnato nella parrocchia di Baro, dove ha contribuito alla realizzazione di una scuola secondaria. Ascoltalo anche in podcast
Cura dell’ambiente per il benessere di tutti, ma anche attenzione ai più fragili e marginalizzati. Papa Francesco, in Papua Nuova Guinea parla di coraggio, bellezza e speranza, incontrando la Chiesa locale, ma anche i bambini di strada e le persone con disabilità. E poi invita tutti ad andare nelle periferie. Cosa che lui stesso farà, recandosi a Vanimo, al confine con l’Indonesia, una delle zone più remote e abbandonate del Paese. Ascolta qui la quinta puntata di “Frontiere di speranza”
Ai Giochi paralimpici di Parigi 2024 si sono sfidati oltre 4.000 atleti. Tra loro l’afghana Zakhia Khudadadi, fuggita dai talebani nel 2021 – e prima storica medaglia olimpica della squadra dei rifugiati – e Jana Saisunee, plurimedagliata atleta della Thailandia
Seconda tappa del viaggio di Papa Francesco, la Papua Nuova Guinea è una terra remota e meravigliosa, abitata da popoli antichissimi che parlano oltre 800 lingue diverse. Oggi, però, ambiente e popolazioni sono minacciati dai cambiamenti climatici, dallo sfruttamento e dalla corruzione. In questa quarta puntata di “Frontiere di Speranza”, il ritratto di un Paese pieno di contraddizioni e di una Chiesa giovane e vibrante, che attende il Pontefice con gioia e speranza. Ascolta qui il nostro podcast
A poche ore dall’arrivo di Papa Francesco a Port Moresby, padre Giorgio Licini, missionario del Pime e segretario generale della Conferenza episcopale della Papua Nuova Guinea e delle Isole Salomone, racconta la gioia e le speranze della gente per questa visita tanto attesa. Ma anche le sfide – sociali, educative, ambientali e pastorali – che il Paese e la Chiesa si trovano oggi ad affrontare
Si è spenta questa mattina suor Franca Nava, missionaria dell’Immacolata e per moltissimi anni stretta collaboratrice di padre Piero Gheddo al Centro Pime di Milano. Aveva 102 anni