È una terra particolarmente cara al Pime e nel cuore di Papa Francesco, che è atteso in settembre a Port Moresby e Vanimo. Ma quale Paese lo aspetta? Natura incontaminata e popoli antichissimi sono oggi minacciati da cambiamenti climatici, sfruttamento e corruzione
È stata la prima missione e quella del primo martire, il beato Giovanni Mazzucconi. Ancora oggi la Papua Nuova Guinea è profondamente radicata nel Dna dell’Istituto, che ora è chiamato a confrontarsi con nuove sfide, spesso condivise con le Missionarie dell’Immacolata. Ascoltalo anche in podcast
La Papua Nuova Guinea, tra le tappe del prossimo viaggio di Papa Francesco in Asia e Oceania, è una terra di una bellezza primordiale. Ma questo paradiso all’altro capo del mondo è minacciato da cambiamenti climatici, sfruttamento delle risorse e corruzione, che ne fanno il Paese più povero dell’Oceania. Siamo andati a visitarlo, per scoprire le sfide della sua gente e l’opera preziosa dei missionari. Guarda qui la nuova puntata di Finis Terrae
Arrivai in Cambogia nel giorno della festa di sant’Agostino. E ora mi accingo a insegnare la sua filosofia in lingua khmer alla Royal University di Phnom Penh. Perché anche in questo Paese è essenziale capire la differenza tra le sue “Confessioni” e un banale selfie.
«Sarai beato perché non hanno da ricambiarti» (Lc 14,14). La convivialità potrebbe essere un motivo teologico del dittico dell’evangelista Luca? Cerca ampiamente di rispondere a questa domanda padre Piero Masolo, missionario del Pime, nel libro pubblicato da Cittadella Editrice
La pandemia di Coronavirus e lo scoppio di conflitti drammatici hanno segnato anche la generazione di ragazzi e ragazze nati dopo l’inizio del Millennio, credenti o meno. Le loro storie e le loro sfide al centro del Colloquio Europeo per la Chiesa in Cina
Due libri usciti di recente offrono chiavi di lettura importanti per guardare con gli occhi del popolo di Israele al dramma che si sta consumando in Medio Oriente
Verranno beatificati il 18 agosto i quattro “martiri di Uvira”: un prete diocesano e tre missionari saveriani italiani uccisi nel 1964 in Repubblica Democratica del Congo