Si sono conclusi i lavori della Grand Ethiopian Renaissance Dam (Gerd), l’enorme diga sul Nilo Azzurro. Ed entro luglio dovrebbe riempirsi completamente il gigantesco bacino idrico. Un progetto controverso che allarma Egitto e Sudan. E potrebbe avere gravi ripercussioni su clima e ambiente
L’attacco dell’esercito marocchino al confine con la Mauritania mette fine al cessate-il-fuoco siglato nel 1991 e ripropone uno scenario di crisi in una terra che non conosce pace sin dal 1975
Un presidente costretto dal parlamento a dimettersi, manifestazioni di piazza con la morte di due persone che hanno spazzato via in poche ore il successore e ora un nuovo presidente ad interim. Il tutto nel Paese dell’America Latina più colpito dal Cronavirus. Perché il Perù sta vivendo una crisi politica tanto grave? L’opinione di un intellettuale cattolico peruviano: «Mai voltato davvero pagina dopo gli anni di Fujimori»
Fiji, Palau, Salomone, Samoa, Tonga, Vanuatu: sono tutte isole dove i casi di Coronavirus sono praticamente inesistenti. Ma il crollo del turismo sta aggravando una situazione che già i cambiamenti climatici negli ultimi anni stavano rendendo difficile
La Giornata mondiale dei poveri – che cade il 15 novembre – è l’occasione per riscoprire un grande vescovo del Brasile che diceva: «Scegliere loro è incontrare la grandezza della persona»
L’appello alle parti in lotta e alle istituzioni internazionali lanciato dall’Agenzia Habeshia e padre Mussie Zerai, da anni in prima linea nel sostegno ai migranti in fuga dall’Africa Orientale a causa di guerre e repressione: «Se non si ferma subito questo conflitto a perderci saranno ancora una volta le persone più fragili»
Quattro deputati estromessi direttamente da Pechino, altri quindici dimissionari per protesta. E tutto questo dopo che a settembre erano già state strumentalmente impedite le nuove elezioni. Se Hong Kong è sparita dai media non è certo perché la sua vicenda sia stata risolta o sia meno grave
Il 29 novembre la Svizzera è chiamata al voto su una legge di iniziativa popolare che renderebbe le aziende multinazionali con sede nel Paese penalmente responsabili di violazioni di diritti umani e disastri ambientali anche quando sono commessi all’estero. Le Chiese sono schierate apertamente per il sì, insieme a un centinaio di associazioni della società civile