Due attacchi incendiari nel giro di una settimana, di cui uno con danni seri. È iniziato finendo vittima di gravi gesti di violenza l’anno scolastico a Neve Shalom-Wahat al Salam, l’«oasi di pace» in Terra Santa dove arabi ed ebrei vivono e studiano insieme imparando a conoscersi e rispettarsi
In Brasile, a Salvador de Bahia, durante la pandemia un giovane ha inventato TrazFavela, un’app per il servizio di consegna a domicilio dedicato in maniera particolare alle periferie, dove la maggioranza dei servizi di «food delivery» non consegnano
In Perù gli ospedali alle prese col Coronavirus devono fare i conti coi prezzi alle stelle delle bombole d’ossigeno, favoriti da un monopolio nella produzione. Così l’arcidiocesi guidata dal cardinale Pedro Barreto ha acquistato e sta mettendo in opera due macchinari per il rifornimento di due ospedali grazie alla campagna «Voglio vivere, mi manca l’ossigeno»
Domenica 6 settembre doveva essere il giorno delle elezioni parlamentari, rinviate con il pretesto del Coronavirus. Invece l’uso della legge sulla sicurezza nazionale per far tacere qualsiasi voce di dissenso nei confronti di Pechino funziona benissimo. E anche tra i cattolici fa discutere l’«ammonizione fraterna» dell’amministratore apostolico John Tong ai preti di astenersi da dichiarazioni politiche durante le omelie
Il 14 settembre l’elezione interna al Partito liberal-democratico che designerà il nuovo leader e capo del governo dopo le dimissioni di Shinzo Abe. In più accreditato è l’attuale braccio destro Yoshihide Suga, favorito sull’ex ministro della Difesa Ishiba. Ma per chiunque vincerà non sarà facile affrontare la crisi dell’economia
Papa Francesco ha indetto per il 4 settembre una giornata di preghiera per il Paese dei Cedri. Dove tra le vittime della crisi economica, del Covid e dell’esplosione del 4 agosto ci sono anche migliaia di migranti asiatiche e aficane abbandonate a se stesse
Tra le conseguenze del Covid a Pechino c’è anche una maggiore attenzione alla sicurezza alimentare. In un Paese oggi alle prese con una contrazione della produzione agricola, mentre milioni di tonnellate di cibo continuano a finire nelle pattumiere delle sue metropoli