In questi giorni, come le vittime del Coronavirus in Italia, qui in Cambogia se n’è andata anche nonna Him. la prima donna a ricevere il Battesimo nel villaggio di Kho Roka. Nessuna prima di lei ma tutti a partire da lei…
La denuncia del leader della comunità di Paraisopolis: «Quello che sta succedendo in Brasile sembra un piano disegnato a tavolino: lasciare che i poveri muoiano. Questo genera ulteriore disuguaglianza e il rischio di una guerra civile disastrosa». Una ferita che tocca da vicino anche i quartieri di San Paolo dove opera il Pime
Il Pime piange la morte di padre Giovanni Battista Sandalo, per più di trent’anni missionario nell’arcipelago. Era stato anche superiore regionale del Pime nelle Filippine e parroco della chiesa di Nostra Signora degli Apostoli nell’estrema periferia di Manila
Due città unite nel momento della difficoltà: i nostri amici in Cina hanno inviato al seminario migliaia di mascherine, con una premura che ci ha commossi
Il vescovo ausiliare di Manila Broderick Pabillo: «La maggior parte dei poveri delle città vivono come sardine nelle loro baracche. E se non hanno passeggeri da trasportare sul jeepney non hanno nemmeno nulla da mangiare. Chi sta pensando a loro oggi?»
La testimonianza di don Dante Carraro del Cuamm, da poco rientrato dal Sud Sudan. «Il nostro mandato è l’Africa, ma vorremmo fare la nostra parte anche qui in Italia». Sostenendo, ad esempio, l’ospedale di Schiavonia
«Beati i puri di cuore perché vedranno Dio» recita una delle beatitudini secondo Matteo. Forse l’esperienza di questo virus sta facendo riemergere una profonda nostalgia di comunione, di verità, di rapporti più certi, più autentici tra di noi
Oggi si è registrata la prima morte da Coronavirus a San Paolo. Se da un lato cresce la paura, dall’altro non si stanno minimamente modificando le abitudini. E più ci si allontana dal centro più si percepisce che combattere questa battaglia, qui, sarà difficilissimo