È passato un mese da quando il presidente Duterte ha proclamato legge marziale a Mindanao. Un operatore umanitario evidenzia i rischi di questa situazione, mentre continuano i combattimenti nella città di Marawi assediata dagli islamisti.
Il primo luglio del 2016, 22 vittime civili, tra cui nove italiani ed alcuni poliziotti intervenuti sul posto, furono trucidati da un gruppo di studenti islamisti presso il ristorante Holey Artisan Bakery. «Da allora si sono moltiplicati gli incontri interreligiosi e c’è più attenzione nei confronti dei giovani», dice l’arcivescovo cattolico Patrick D’Rozario.
Si fa sempre più drammatica la situazione in Repubblica Democratica del Congo, dove si moltiplicano le violenze e i focolai di guerra. «Una situazione miserabile», denunciano i vescovi, che puntano il dito contro i politici che stanno facendo di tutto per «ipotecare la tenuta di elezioni libere e democratiche»
Il primo cardinale della storia del Salvador – che fu stretto collaboratore dell’arcivescovo ucciso nel 1980 – ha scelto di inserire nel suo stemma quattro riferimenti che parlano del suo martirio
Dajeeling – ai piedi dell’Himalaya – scossa dalle proteste del gruppo di etnia nepalese che vuole la secessione del Bengala Occidentale. Ad accendere le tensioni è stata la proposta del governo di Calcutta di inserire lo studio della lingua bengali, prevalente nello Stato, tra le materie di studio
A un anno dall’introduzione della legge che alza gli standard di sicurezza per i produttori di vestiti per bambini, in Cina la situazione è ancora fuori controllo. Poca chiarezza nelle etichette e zero consapevolezza da parte dei genitori: è quanto emerge dal reportage di Chinanews
L’arcipelago vanta il più alto numero di foreign fighter in rapporto alla popolazione. Una giornalista italiana racconta il lato oscuro di un Paese in cui pochi sono straricchi e la maggioranza sopravvive a stento