Cresce il malumore tra la popolazione locale anche per via del rallentamento dell’economia. E tra le ultime misure adottate fa discutere l’arretramento dell’obbligo scolastico ai dodici anni
A Milano il 4 aprile si apre il Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina promosso dal COE. Un unicum nel panorama italiano che vuole mostrare il volto artistico dei tre continenti e usare il cinema per superare tutte le barriere culturali.
Gli effetti de El Niño si dovrebbero attenuare da qui a giugno, ma nel frattempo questo fenomeno atmosferico ha lasciato uno strascico di carestia e fame: 60 milioni le persone colpite in tutto il mondo. Mondo e Missione dedica uno speciale all’Etiopia sul numero di Aprile.
Un’agenzia stampa cinese ha bollato oggi il pesce d’aprile come festa occidentale, contraria ai valori socialisti e sui social network ha chiesto ai cinesi di non diffondere dicerie o scherzi. Una notizia che fa ridere, ma anche discutere.
Il figlio, dell’ex governatore del Punjab Salman Tasser ucciso nel 2011 dai fondamentalisti per la sua opposizione alle leggi sulla blasfemia, è stato appena liberato dopo quasi 5 anni di prigionia. Su Twitter ha deciso di rispondere a tutte le curiosità dei follower: da qual è la sua canzone preferita a come vede la sorte di Asia Bibi.
Incontro con Alberico, Carlo e don Livio: tre discendenti di sant’Alberico Crescitelli, missionario del Pime originario dell’Irpinia e martire in Cina, ai quali la storia del parente ha insegnato tanto e che, ora, vogliono fare qualcosa per ricordarlo. Dal giubileo personalizzato a un cortometraggio.
Sull’attentato del parco di Lahore in Pakistan, Farahnaz Ispahani, ex parlamentare e giornalista dice a Mondo e Missione: «I terroristi proseguono nel loro obiettivo di purificare il Pakistan da tutti coloro che non si adattano alla loro visione».
Secondo i dati diffusi dalla polizia pachistana tra le vittime identificate della strage di Pasqua i cristiani sono 14 e i musulmani 54. Particolare importante ma che invece è sfuggito ai nostri racconti. Eppure dice con chiarezza come la persecuzione ci unisca molto più di quanto i jihadisti vorrebbero farci credere