Suor Donatella Lessio, dell’Istituto delle Francescane Elisabettiane di Padova, dal 2004 lavora al Caritas Baby Hospital di Betlemme, un centro che presta cure anche ai bambini vittime degli orrori del conflitto che da sessant’anni insanguina questa parte di Medio Oriente. Dai suoi ricordi emergono spaccati di vita dolorosi purtroppo ordinari nella terra di Gesù
Oggi una rappresentanza dei donatori di sangue italiani partecipa in piazza San Pietro all’udienza giubilare con papa Francesco: un bel riconoscimento per un’opera pratica di misericordia che, però, è poco diffusa e ancora una questione problematica in molti Paesi del Sud del mondo.
Le parole di papa Francesco sul confine tra Messico e Usa hanno riacceso i riflettori sulla questione immigrazione che in questo periodo negli Stati Uniti è un tema molto discusso. L’arcivescovo di Boston, Sean P. O’Malley, è intervenuto per commentare la visita del pontefice e ha sottolineato che troppo spesso il dibattito non si concentra sull’identità dei migranti.
«Caro papà Francesco, quando fai i tuoi viaggi missionari scegli, non per concessione ma perché è giusto e bello, anche delle donne per il tuo seguito. La forza delle immagini è importante nell’iniziare a far passare una nuova “immagine” di chiesa». Si rivolge così suor Rita Giaretta, in una lettera appassionata e lucida a papa Francesco, di ritorno dal suo viaggio in Messico.
In 500 scuole italiane tra il 22 e 28 febbraio si celebra la seconda Settimana scolastica della cooperazione internazionale: sette giorni di eventi in 15 regioni diverse voluti dal Ministero e da alcune Ong per approfondire temi d’integrazione e di economia globale e dare ai ragazzi gli strumenti per costruire collettività ampie a livello mondiale.
I primi risultati del ballottaggio presidenziale premiano Faustin Archange Touadera: sarà probabilmente lui a dover guidare il Paese fuori dagli strascichi della guerra civile che dura da tre anni
L’endorsement del grande quotidiano liberal di New York al messaggio lanciato ieri dal Papa a Ciudad Juárez: «Oltre il fiume ieri c’era una nazione che si è lasciata frastornare fino al panico sul tema degli stranieri»
Nel Sud delle Filippine dal 2013 i gruppi fondamentalisti islamici locali – da un quarantennio presenti nel Paese – stanno stringendo allanze con i combattenti dell’Isis. L’obbiettivo sarebbe estendere il governo del califatto di Siria e Iraq all’arcipelago indonesiano, che con i suoi 250 milioni di musulmani è un’importante bacino di reclutamento e uno snodo commerciale strategico per i miliziani di Al Baghdadi.