Le elezioni parlamentari sanciscono la sconfitta di Hezbollah e degli alleati cristiani del Movimento patriottico libero, che ora non dispongono più della maggioranza parlamentare. Emergono i candidati dei movimenti di protesta. Dove va il Libano?
C’è anche un piccolo gruppo di cristiani venuti dall’Algeria in piazza San Pietro per la celebrazione in cui Charles de Foucauld viene proclamato santo insieme ad altri nove. Un piccolo ma significativo segno di una Chiesa che continua a testimoniare il “vivere-con” accanto ai fratelli musulmani
Tra i nuovi santi accanto a Charles de Foucauld anche don Giustino Russolillo, fondatore dei Vocazionisti che nelle periferie del mondo sostengono le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. E il miracolo in forza del quale verrà canonizzato riguarda la guarigione di un giovane seminarista malgascio
L’arresto del cardinale Joseph Zen, rilasciato poi su cauzione, getta ombre molto fosche sul futuro di Hong Kong, dove i margini di libertà e democrazia si restringono sempre più. L’amaro commento di Gianni Criveller, missionario del Pime e sinologo
Domenica 15 maggio, Charles de Foucauld viene proclamato santo a Roma. Un’icona della fratellanza universale che dal deserto dell’Algeria diffonde un messaggio di fraternità al mondo intero. “Mondo e Missione” gli ha dedicato numerosi articoli e approfondimenti. E una mostra che sarà esposta nella basilica di San Giovanni in Laterano nel fine settimana del 14 e 15 maggio
A Belo Horizonte si è tenuto in questi giorni il 2° Congresso di teologia pastorale che ha riflettuto sul percorso chiesto alla Chiesa universale da papa Francesco. «Uno stile dalla lunga storia in Brasile, ma oggi è necessario osare di più affinché la partecipazione di tutti i membri del popolo di Dio in vista dell’evangelizzazione torni ad essere “pane quotidiano” nella vita delle chiese particolari»
In vista della canonizzazione di Charles de Foucauld, uno spettacolo di parole e musica per conoscere la spiritualità del “Fratello universale”. Appuntamento domani 10 maggio, alle ore 21, nel Quadriportico della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano
Dall’isola caraibica la drammatica testimonianza del missionario laico Maurizio Barcaro, anima della Fondazione Lakay Mwen, costretto a rifugiarsi a Santo Domingo dopo che la zona in cui promuove i suoi progetti è stata di fatto conquistata da un grande gruppo criminale. «L’Ucraina giustamente è al centro dell’attenzione, ma ci sono situazioni delicate anche in altre nazioni su cui la comunità internazionale tace»