L’arcivescovo di Yaoundé mons. Jean Mbarga ha presieduto la consacrazione della chiesa dedicata a Nostra Signora di Lourdes nel quartiere di Ntem-a-si
Sabato un grande concorso di popolo – tutta la comunità cristiana e i rappresentanti delle altre confessioni religiose tra cui anche i nostri fratelli cristiani protestanti e i musulmani – si sono dati appuntamento per festeggiare i 10 anni di sacerdozio del parroco Palli Sleevaiah e per assistere alla consacrazione della chiesa dedicata a Nostra Signora di Lourdes. A dar maggior solennità alla festa la presenza speciale dell’arcivescovo monsignor Jean Mbarga, che al suo arrivo è stato accolto con i più grandi onori degni del suo rango di responsabile della comunità cristiana cattolica della capitale Yaoundé. Insieme alle autorità religiose erano presenti anche le autorità civili e politiche, per dare ancora più splendore a questo grande avvenimento.
Tutti i responsabili della parrocchia, di tutti i movimenti e le realtà vive impegnate in parrocchia, si sono dedicati anima e corpo per poter accogliere e vivere al meglio questa celebrazione che si è svolta nel più grande ordine e che ha dato la possibilità a tutti quanti sono venuti per questo importante e grande appuntamento di partecipare e sentirsi attori di questa manifestazione che contemplava sì la consacrazione della chiesa in muratura, ma soprattutto quella di tutte le pietre viventi, cioè tutti i credenti che fanno parte di questa chiesa famiglia dell’arcidiocesi di Yaoundé che vive nel quartiere del Ntem-a-si.
Sua eccellenza, l’arcivescovo Jean Mbarga, è stato accolto da me come parroco e dal presidente del consiglio parrocchiale accompagnati dal ritmo della fanfara parrocchiale che ha dato inizio alle “danze” per questa grande festa.
Ho voluto far coincidere il decimo anniversario della mia ordinazione sacerdotale missionaria e la consacrazione della chiesa per sigillare la benedizione del Signore sul mio mandato missionario. Ho cercato di gestire e accompagnare ogni momento delle manifestazioni in modo che tutti i fedeli potessero partecipare attivamente. È stata la celebrazione dell’opera compiuta dal Signore nella vita e nella persona di padre Sleevaiah e per l’identità della Chiesa famiglia che è la comunità cristiana, che ha raggiunto già una maturità nella fede confermata dalla protezione e assistenza da parte di Dio.
Il cammino di questa comunità era stata iniziato da padre Fabio Bianchi e da don Mario Bortoletto, che avevano raccolto l’eredità dei padri del Sacro Cuore che in precedenza avevano potuto accompagnare il cammino dei cristiani di Ntem-a-si fermandosi qui solo una volta al mese per una celebrazione della Parola. Dopo che padre Fabio Bianchi è stato nominato rettore del seminario filosofico del Pime a Yaoundé e che don Mario Bortoletto è stato chiamato in Paradiso, il padre Giovanni Malvestio era diventato parroco della parrocchia e in suo aiuto mi sono poi affiancato anch’io. Insieme abbiamo potuto completare i lavori di questa “quasi cattedrale” come l’ha soprannominata l’arcivescovo nell’omelia, una chiesa maestosa e degna di accogliere una comunità cristiana sempre più fervente e in continua crescita.
Le corali e la presenza dei giovani hanno dato il tono gioviale e vivo di una fede che in questa particolare manifestazione si è resa visibile anche nelle opere (come ci narra la lettera di Giacomo). Tutti – adulti, donne uomini, giovani e bambini dei diversi gruppi e delle rispettive associazioni – hanno reso viva e solenne questa doppia celebrazione di anniversario di ordinazione sacerdotale e di consacrazione della chiesa, con danze e canti per i diversi momenti: l’animazione per accogliere l’arcivescovo e tutti i fedeli partecipanti, prima; la celebrazione dell’Eucaristia accompagnando con la danza e le voci celestiali il rito della consacrazione; e infine la gioia del banchetto festivo degno di questa grande festa.
Insomma tutti uniti da queste celebrazioni abbiamo potuto lodare e ringraziare il Signore per le meraviglie che ha compiuto e continua a compiere attraverso i suoi pastori e i suoi fedeli impegnati ad accogliere la Venuta del Regno manifestando l’appartenenza all’unica Chiesa di Gesù che qui in Africa è chiamata Chiesa Famiglia. Devo dire che sabato ci siamo sentiti tutti famiglia di Dio e abbiamo potuto vivere nella gioia e nella condivisione il mio decimo anniversario di sacerdozio e la consacrazione della chiesa nostra Signora di Lourdes, come doni ricevuti direttamente dalla Grazia e dall’Amore infiniti di Dio.
Maria, Nostra Signora di Lourdes, ha potuto dare un tocco a questa chiesa che dedicata a Lei ed è ormai chiamata mini basilica. Maria, la nostra mamma celeste, da Lourdes ci accompagni e ci aiuti a custodire e meditare nel nostro cuore tutte le meraviglie che il Signore ha compiuto con noi e per noi in questi santi giorni.