Da Algeri, ci arrivano gli auguri di Natale di padre Maurizio Bezzi che, dopo trent’anni di missione in Camerun, ora si trova in un contesto molto diverso: «Yna situazione molto particolare nella quale devo aprire gli occhi e il cuore, e scorgere quella Presenza che mi aspetta sempre al varco»
«Nessuno si può salvare da solo. Per questo, in un momento preciso della storia, Dio ha preso iniziativa» (Papa Francesco)
«Stiamo attraversando uno dei periodi più difficili e dolorosi della nostra storia recente – dice il Patriarca di Gerusalemme -. Da diverse settimane, ormai, siamo inondati da immagini di orrore. Molto sembra parlare di morte e di odio senza fine».È in questo contesto che Dio prende l’iniziativa: «Il Verbo si è fatto carne e abita fra noi».
Da più di due anni mi trovo in Algeria, in una situazione molto particolare nella quale sono costantemente provocato: devo aprire gli occhi e il cuore, e scorgere quella Presenza che, avendo «preso l’iniziativa», mi aspetta sempre al varco. Proprio là dove sembrerebbe impossibile.
Ed è così – con gli occhi e il cuore ben aperti – che vado alla prigione, al centro accoglienza dei migranti, alla Basilica Nostra Signora d’Africa e alla biblioteca della Casbah, che è uno dei quartieri storici di Algeri. Si va per incontrare delle persone con le quali spesso nascono dialoghi, amicizie in cui vedi che c’è Qualcun Altro all’opera.
San Charles de Foucauld incontrava tutti con grande passione, in modo che, attraverso la sua bontà, potesse manifestarsi Colui che lo inviava fin nell’immenso deserto dell’Algeria.
Un bel segno di speranza è la nomina, il 22 ottobre scorso, di padre Davide (Pime) come vescovo di Orano (la seconda città dell’Algeria). Con lui ho condiviso questi anni di missione ad Algeri.
Carissimi amici, un grande augurio di un Natale sereno, e un caloroso saluto a tutti
Padre Maurizio Bezzi