Il Pime piange la morte di padre Giovanni Battista Sandalo, per più di trent’anni missionario nell’arcipelago. Era stato anche superiore regionale del Pime nelle Filippine e parroco della chiesa di Nostra Signora degli Apostoli nell’estrema periferia di Manila
Il Pime piange la morte di padre Giovanni Battista Sandalo, missionario dell’istituto nelle Filippine, morto questa mattina nella nostra Casa di Rancio di Lecco, dove si era trasferito dal 2018 a causa di un tumore.
Padre Gianni era nato il 6 gennaio 1950 a Villadose (provincia di Rovigo e diocesi di Adria). Trasferitosi con la famiglia a Caronno Pertusella (Va) era entrato nel Seminario arcivescovile di Milano, per pois passare nel 1972 al Seminario del PIME a Monza. Ordinato sacerdote il 18 giugno 1977 a Sotto il Monte da mons. Aristide Pirovano, aveva dedicato i primi anni del suo ministero allo studio della teologia Morale all’Università Gregoriana e all’insegnamento nel Seminario di Monza. Nel gennaio 1986 era poi arrivata l’ora della partenza le Filippine, missione dove è rimasto fino al 2018, svolgendo anche il servizio di Superiore regionale dal 1999 al 2009.
Il volto del suo apostolato missionario nelle Filippine è stato quello della presenza a Paranaque, nell’estrema periferia di Manila. Il quartiere più vicino all’aeroporto internazionale dove – come in tanti Paesi del Sud del mondo – le aree in teoria non edificabili sono piene di baraccopoli dove vivono i poveri. Ci era arrivato insieme a padre Giulio Mariani subito nel 1986 padre Sandalo; è lì – raccogliendo l’invito della diocesi – avevano fatto crescere la parrocchia di Maria Regina degli Apostoli, nel cui complesso si trova anche la Casa regionale del Pime nelle Filippine. «Arrivano qui dalla provincia, in cerca di fortuna nella metropoli – ci raccontava padre Sandalo in un’intervista nel 2015 – e questi rifugi di lamiera sono il primo punto d’appoggio. Sbarcano il lunario con piccoli lavoretti o facendo servizio coi tricicli a motore. Se poi ce la fanno si spostano altrove, fuori da questi vicoli stretti, in cerca di una casa decente. Ci sono zone della parrocchia dove si assolda un killer per poche migliaia di pesos… Per non parlare dei traffici legati a droga e prostituzione. La stessa polizia entra di rado in quelle aree». In contesto di questo tipo la parrocchia Maria Regina degli Apostoli – con le sue scuole e le sue attività – è divenuta negli anni un punto di riferimento importante: «Abbiamo puntato molto sui laici – raccontava ancora padre Sandalo -: abbiamo un consiglio pastorale vivace, in ogni zona abbiamo delle persone attive: i catechisti e gli insegnanti di religione che vanno nelle scuole, l’ambulatorio per l’assistenza sanitaria aperto qui in parrocchia, i volontari che si prendono cura delle famiglie maggiormente in difficoltà»
In una lettera del settembre 2008, al termine del suo mandato da superiore regionale nelle Filippine, padre Sandalo aveva scritto: «Diceva un tale che, data la nostra vita, noi missionari siamo esperti a preparare pacchi e valigie. Tra i tanti pacchi che abbiamo teniamone pronti due legati assieme da uno spago: il pacco della speranza e il pacco della corresponsabilità. Sono speciali e ci accompagnano, sono pesanti ed insieme leggeri come i sogni che accompagnano la nostra vita. Quante volte abbiamo legato i nostri pacchi con lo spago. Per i nostri pacchi lo spago ha un nome: Gesù di Nazareth, il nostro Signore e Maestro. È lui la novità sempre eccedente. È la sua Pasqua, la sua croce, la sua resurrezione, la sua imprudenza, il suo perdono, la sua vicinanza ad essere scuola di vita per ognuno di noi, per la nostra comunità che riparte, riprende a camminare facendo memoria dei 40 anni passati con lo sguardo rivolto al futuro».
A causa dell’emergenza coronavirus in corso, non sarà possibile partecipare né al funerale, né al rito di sepoltura. Ci uniamo spiritualmente in preghiera domani 21 marzo alle 9.30, per il funerale che sarà celebrato nella Casa di Rancio e sarà presieduto da padre Luciano Benedetti, che con padre Sandalo è stato missionario nelle Filippine. La salma sarà poi portata a Caronno Pertusella (VA), per la tumulazione nella cappella dei sacerdoti nativi della città.