A Brooklyn un infarto improvviso ha stroncato padre Giorgio Ferrara, missionario del Pime negli Stati Uniti. Prima dell’attuale impegno con gli hispanici a Brooklyn era stato per 17 anni missionario in Giappone. Ai giovani consigliava: «Leggi, rileggi e vai avanti ancora a leggere il Vangelo»
Il Pime ha vissuto di nuovo in queste ore il dolore per la morte improvvisa di un proprio missionario. È successo nella serata di sabato a New York, dove un infarto ha colpito padre Giorgio Ferrara, 59 anni, rientrato in missione a Brooklyn nella parrocchia di Santa Rosalia. Lì padre Giorgio seguiva la pastorale degli hispanici e proprio dopo una lezione di spagnolo probabilmente era uscito per una passeggiata sabato sera quando il suo cuore improvvisamente ha ceduto.
Padre Giorgio era nato a Milano nel 1960 e alla missione era arrivato dalla vita in parrocchia e l’esperienza nel gruppo degli scout. Ordinato sacerdote nel 1986 aveva svolto nei primi anni il ministero di animatore missionario tra i giovani in Italia. Nel 1991 era arrivata poi la partenza con la missione in Giappone come destinazione: vi era rimasto fino al 2009 prestando servizio nelle diocesi di Yokohama e Fukuoka. «Quando mi chiedono se il Giappone è una terra di contraddizioni dico: ‘È vero’” – raccontava in qugli anni in un’intervista ad AsiaNews -. È il più occidentale dei Paesi orientali, ma è asiatico nell’animo; è invaso dalla tecnologia, ma permeato da antiche tradizioni; la gente ha il culto del lavoro e nel contempo un forte sentimento religioso». E poco più avanti aggiungeva: «Andando all’osso dei disagi della società giapponese si potrebbe dire che il problema è che non ha ancora conosciuto Gesù Cristo».
Nella missione del Pime negli Stati Uniti era arrivato una prima volta nel 2009 e già allora – insieme all’animazione missionaria – aveva cominciato a seguire in maniera particolare la paastorale degli hispanici. Nel 2015 era poi rientrato in Giappone per una nuova esperienza nella diocesi di Saitama, che aveva però dovuto interrompere presto per un problema di salute.
Dopo un periodo di cure in Italia era ripartito per gli Stati Uniti nell’aprile 2019 dove aveva ripreso il ministero con il suo stile umile. Sul blog della comunità di Pime Usa qualche anno fa annotava il consiglio che rivolgeva a un giovane in cerca della sua strada: «Abbi cura che il tuo rapporto con Gesù sia forte. Coltiva nel tuo cuore il desiderio di cose grandi. Sogna il tuo futuro. Fai spazio a Gesù nella tua vita quotidiana. E soprattutto: leggi, rileggi e vai avanti ancora a leggere il Vangelo».
In quelle brevi note raccontava anche di amare molto la parabola del Vangelo sulla povera vedova che ha donato tutto quello che aveva per il tesoro del Tempio. Lo stesso dono senza riserve che anche lui ha vissuto in Giappone e a New York.