Sabato 5 ottobre sette studenti del seminario teologico del Pime – originari di Bangladesh, India, Camerun e Ciad – sono stati ordinati diaconi nel duomo di Milano. Poi grande festa a Monza
Sabato 5 ottobre sette studenti del seminario teologico del Pime sono stati ordinati diaconi nel duomo di Milano insieme a 14 alunni del seminario diocesano di Venegono. A presiedere la festosa celebrazione è stato l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, il quale nell’omelia ha pronunciato una specie di elogio della “esagerazione”. Ovvero gli impegni che questi giovani prendono hanno qualcosa di eccesivo, sembrano proprio difficili da realizzare. Eppure, ha concluso l’arcivescovo, “questa via esagerata, questa scelta estrema è possibile perché la loro vita è dentro la preghiera di Gesù, le loro scelte sono rese possibili da Gesù e dalla sua relazione con il Padre: “come tu hai mandato me nel mondo, così anch’io ho mandato loro nel mondo”. Noi accogliamo la loro disponibilità ad essere consacrati per sempre e totalmente per la missione”.
La festa per i sette diaconi del Pime è proseguita a Monza, presso il seminario, dove una folla di 300 persone, seminaristi, familiari, amici, giovani dalle parrocchie di apostolato e missionarie e missionari del Pime li hanno accolti con una gioiosa manifestazione di danze, suoni, canzoni, bandiere e cartelli evocativi dei Paesi di provenienza: Jérémie Lemoga e Jean Taiwe dal Ciad; Gael Kakum dal Camerun; Ajay Gudapati e Prem Inti dall’India; Limon Biswas e Gervas Kisku dal Bangladesh. Anche il cibo offerto per il pranzo presso il giardino, attorno all’albero di Etty, rispecchiava la multiculturalità del bellissimo evento, in cui non è mancato il tepore di un bel sole.
I diaconi vivranno il loro ultimo anno presso il seminario, superando l’esame di baccalaureato e altri passaggi in vista dell’ordinazione presbiterale e della destinazione che avverrà nella prossima estate. Eserciteranno il ministero che hanno ricevuto nelle parrocchie dove svolgono il servizio pastorale, dove sono chiamati anche a pronunciare le omelie e accompagnare nel cammino della fede i giovani loro affidati.