Il consueto appuntamento del Congressino quest’anno è stato dedicato alla Guinea Bissau. Presenti padre Ferruccio Brambillasca e tutta la nuova Direzione Generale del Pime
Domenica 19 maggio, nel cortile dell’ex seminario del Pime di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, il Congressino missionario ha radunato ancora una volta centinaia di persone desiderose di sentirsi parte dell’Istituto. L’appuntamento di quest’anno è stato arricchito dalla presenza, per buona parte della giornata, dei missionari riuniti in quei giorni a Roma per l’Assemblea Generale del Pime.
La giornata si è aperta, come di consueto, con la santa Messa all’aperto. Di fronte alle centinaia di sedie disposte in cortile, sull’altare, faceva bella mostra di sé una grande bandiera della Guinea Bissau, a cui il Congressino quest’anno era dedicato. Le offerte raccolte nella giornata sono state devolute a “Missione Kassumai”, un progetto che sostiene quattro parrocchie aperte dal Pime nelle comunità attorno alla città di Sao Domingos, dove attualmente opera padre Stephen Khu Du.
Tutta la Messa è stata animata da canti africani, mentre il lezionario è stato portato all’altare a passo di danza guineano. A presiedere la celebrazione è stato padre Ferruccio Brambillasca, appena rieletto Superiore Generale del Pime per altri sei anni. Al suo fianco c’era tutta la nuova Direzione Generale, tra cui il nuovo Vicario, padre Fabio Motta, già Superiore Regionale della Guinea Bissau. È stato proprio lui, dopo la Messa, a raccontare ai presenti la situazione del Paese e della missione, portando la sua testimonianza. Subito dopo padre Franco Beati ha presentato il progetto “Missione Kassumai”, forte della sua esperienza proprio a Sao Domingos, che ha lasciato l’anno scorso per cominciare un servizio di animazione missionaria a Ducenta.
Lascia invece l’incarico di animatore, dopo quattro anni, padre Prasad Gali, missionario indiano destinato al Bangladesh. Durante la Messa ha ricevuto il crocifisso dei partenti e nel pomeriggio è stato salutato con affetto dai giovani con i quali ha lavorato. Dopo il pranzo, infatti, sono cominciati i festeggiamenti: attività di animazione, musica e balli, ma anche la presentazione dei cammini dedicati ad adolescenti e giovani in tutta la diocesi. La gioia delle persone che hanno partecipato è stata una prova tangibile di quanto l’annuncio dei missionari del Pime continui ad essere un seme prezioso in questo territorio. Come ha ricordato padre Brambillasca durante l’omelia, infatti, la missione non è una questione di costruire edifici, ma di amore per i propri fratelli.