Anche l’archivio generale dell’istituto ha aderito all’Anagrafe degli istituti culturali ecclesiastici (Aice) della Conferenza episcopale italiana. Attraverso una piattaforma web sarà più facile ottenere informazioni sul variegato e originale patrimonio archivistico del Pime
A partire dallo scorso 9 gennaio anche l’Archivio Generale Pime ha aderito al progetto avviato dalla Conferenza episcopale italiana denominato Anagrafe degli istituti culturali ecclesiastici (Aice), inaugurato nel 2009. In questo modo, oltre a garantire una maggiore visibilità al patrimonio documentale dell’Istituto rispetto a quanto già visibile presso il sito pime.org, agli utenti verrà offerto un dettagliato servizio d’informazione, si permetterà agli organi collaboratori della Conferenza episcopale italiana di individuare l’identità e la mission dell’istituto, oltre ad incrementarne la presenza e l’azione sul territorio diocesano, attraverso il suo variegato e originale patrimonio archivistico.
Presso la piattaforma Cei, visibile a questo link sarà così possibile prendere visione delle informazioni essenziali per l’accessibilità alla struttura, quali indirizzo e posizione su mappa, recapiti telefonici e indirizzi mail, orari di apertura, numero posti della sala studio, informazioni sul patrimonio, regolamento oltre, infine, ad una serie di fotografie su location e depositi.
Al Personale incaricato inoltre sarà data la possibilità di relazionarsi direttamente con gli organi dell’Ufficio Nazionale per i Beni culturali ecclesiastici tramite un’apposita piattaforma di back office, attraverso la quale, fra le altre cose, potranno essere caricati eventi e iniziative culturali promossi dall’Archivio P.ime che troveranno posto presso la bacheca virtuale sempre accessibile all’utenza e comune a tutti gli Istituti aderenti.