Allucinazione
Sssssssssst…sssssssssssst…ssssssssst… Stordito dall’orrenda cacofonia di clacson, motori, altoparlanti, da fumo e polvere calda che entrano nei polmoni, dal continuo zigzagare fra passanti e auto, su e giù per marciapiedi sconnessi e ostruiti, mi pare di percepire un flebile, assurdo sibilo intermittente che mi fa trasecolare. E’ un ricordo d’infanzia: Evelina, la nonna, le vacanze, la stalla… Non è possibile. Mi blocco sul basso ponte che attraversa il laghetto di Gulshan e tendo l’orecchio. Ssssssssssst……sssssssssst……….ssssssssssst. Non posso proseguire senza controllare se il sibilo è nella mia memoria allucinata, o se è reale. Scendo la scarpata alla fine del ponte, sommersa da rifiuti, mi guardo attorno. Sotto il ponte, tre grosse mucche ben pasciute a foglie di cavolo raccolte da scarti del mercato, e un uomo che munge. Una tetta alla volta, con calma, centrando con il getto di latte il collo di una bottiglia vuota.
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