Droga
Lota, la più dedicata e competente volontaria dell’organizzazione per i bambini di strada che fa capo a Fratel Lucio (missionario del PIME), è stata invitata ad una testimonianza sul suo impegno ai 70 giovani che seguono il corso vocazionale “Samuel”. Viene in anticipo, ascolta con interesse un’ora di lezione di P. Emmanuel sulla vocazione degli Apostoli, poi una bellissima testimonianza di Dominic Rozario, che ha scoperto la sua vocazione accogliendo – dopo dodici anni di lotta – il figlio gravemente inabile e incapace di comunicare. Tocca a lei: “Per me, musulmana, queste sono cose bellissime. Ma avete parlato più volte di “vocazione”, e non so se ho ben capito che cosa intendete. Certo, pensare che Allah che mi chiama e mi dà un compito è molto bello, ma forse per me è troppo alto, e temo di sbagliare. Mi avete fatto riflettere: come spiegare con parole semplici quello che chiamate “vocazione”? Ho pensato che la passione per i bambini di strada per me è come la droga per una persona che ha iniziato a prenderla. Da quando li ho incontrati, sento come una forza irresistibile che mi spinge a cercarli, a voler loro bene, a prendermene cura. Anche quando ho trascorso pochi mesi a Roma, dopo qualche giorno sono finita… ad aiutare le suore di Madre Teresa la domenica. Sì, possiamo essere “drogati” da cose che ci fanno male, o da cose buone. Allah mi ha fatto provare la droga della compassione…”
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