Falsi
Da quando guida il camioncino, Massimo sa che lungo le strade fuori città, ad ogni bazar bisogna fare i conti con non meglio identificati “comitati”, che per lasciarti passare chiedono soldi, e in città la polizia spesso e volentieri ferma per controlli. Ma lui ha le carte in regola… Lo fermano ad un posto di blocco a Dhaka, porge i documenti, l’ufficiale si allontana scrutandoli attentamente, i curiosi attendono. Dopo un bel momento, l’ufficiale torna con l’aria accigliata. “Sembrano in regola, ma queste carte sono false, tutte false” “Come sarebbe a dire? Ho fatto i documenti io personalmente, ho aspettato un sacco di tempo. Come fa a dire che sono falsi?” “Guardi, le faccio vedere…” Mentre l’ufficiale s’avvia verso un collega a poca distanza, uno dei curiosi sussurra all’orecchio di Massimo che lo segue: “Quanto t’ha chiesto? Ducento o quattrocento?” – Arrivati, l’ufficiale mostra un altro plico: “Venga. Vede questi documenti? Carta giallastra, macchie, inchiostro scolorito quasi illeggibile, tipico di una stampante stravecchia. Questo è senza dubbio autentico. Ma il suo? Carta pulita, nuova, stampa nitida, nessuna macchia… non può essere che falso!”
Articoli correlati
Groviglio
Nella scheggia “Storia”, del 22 dicembre scorso, dicevo che l’impiccagione di due criminali della g…
Sollievo
Dopo vari attentati,e minacce a pastori e preti, tensione e preoccupazione sono evidenti, specie fra i cristiani, in …
Bilancio
Ovviamente, anche per il 2015, attivi e passivi nel bilancio del Bangladesh. Attivi L’economia, con il tasso di…