Lobbying
Come tadurre lobbying? Intrigare forse; persuadere il prossimo che le cose stanno proprio come le voglio o le dico io, così che, alla fine, la legge vada dalla mia parte.
Mir Qasem Ali, 62 anni, era giovane quando si dedicò con impegno a torturare, uccidere, stuprare la sua gente a Chittagong, per contrastare il movimento popolare che nel 1971 portò alla creazione del Bangladesh (allora Pakistan Orientale). Sconfitto, scomparve per 6 anni, riaffiorando quando, dopo l’assassinio del Padre della Patria, il vento cambiò direzione. Si diede a riorganizzare gli ex collaborazionisti in vari gruppi di opposizione radicale, e a far soldi a favore suo e del partito Jamaat-ul-Islam, di cui era segretario generale aggiunto. Era nella direzione di ben 36 imprese: banche, istituzioni educative, ospedali, centri di studio, televisioni, ecc. Nel 2010 il vento soffia di nuovo contro: parte l’ondata di processi di capi del Jamaat, con l’accusa di crimini contro l’umanità. Mir Qasem, arrestato con 14 capi d’accusa, firma un contratto da 25 milioni di dollari con una società americana perché faccia “lobbying” a suo favore, convincendo giornalisti, opinione pubblica, ambienti politici in USA, e nel mondo intero, che il tribunale opera contro i diritti umani, viola le norme internazionali, e che lui è innocente. Poi, per buona misura, ne versa altri 50 ad un’altra società.
Il 2 novembre scorso, la Suprema Corte del Bangladesh ha confermato per Mir Qasem la condanna a morte per impiccagione.
Articoli correlati
Groviglio
Nella scheggia “Storia”, del 22 dicembre scorso, dicevo che l’impiccagione di due criminali della g…
Sollievo
Dopo vari attentati,e minacce a pastori e preti, tensione e preoccupazione sono evidenti, specie fra i cristiani, in …
Bilancio
Ovviamente, anche per il 2015, attivi e passivi nel bilancio del Bangladesh. Attivi L’economia, con il tasso di…