Mosè
Quattro giorni, otto conferenze di circa 40 minuti l’una, su 15 versetti della Bibbia: Esodo 3, 1-15 – vocazione di Mosè. Ci ha intrattenuto così (senza stancarci, questo il miracolo!) dal 25 al 28 febbraio scorso don Davide Caldirola, che non ha alle spalle anni di studi biblici, ma il normale curriculum di un normale prete, oggi parroco a Milano. Il di più che ha, è una grande passione per la Parola di Dio, costanza nel meditarla anche con altri, senso pratico nel trovare gli accostamenti alla realtà che viviamo. Ha cercato di farci sentire dei piccoli Mosè, carichi di pretese andate in fumo, di dubbi su chi realmente siamo, qualche volta di rimpianti per le cipolle che avremmo potuto avere, custodi di un gregge che non è nostro, spesso aridi come un deserto – ci è riuscito, come è risucito a farci percepire che il fuoco che arde ma non consuma c’è, in mezzo al rovo aggrovigliato e spinoso che è la nostra vita, e che da quel rovo infuocato continua a chiamarci e a farci togliere i sandali il Mistero di una fede che chissà come è rimasta viva, e ci attira – e ci manda, patetici pastori sbrindellati, a cercare di dar fastidio a un Faraone furbo e ottuso allo stesso tempo, potente, ostinato. E alla fine, riesce pure a farci sgusciare lontano da lui, verso una libertà che lui neppure sa che cosa sia… Un bel grazie a don Davide!
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