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Nuove generazioni

Un figlio, cristiani, un passato agiato e poi il fallimento della loro scuola, debiti e miseria con l’ostinata volontà di continuare a far studiare il figlio quattordicenne a una scuola di lingua inglese. In un incidente, il papà muore. Segue sfratto. Una coppia di musulmani agiati, con due figli grandi, li ha conosciuti, e invita mamma e figlio ad andare a vivere nel loro appartamento e mangiare alla loro tavola, in cambio di un contributo poco più che simbolico. I figli sono quasi sempre fuori, accettano senza critiche e li accolgono con cordialità. Poi la figlia di vent’anni ne parla con il capo moschea: due cristiani in casa, stessa mensa… Smette di parlare con loro, usa il velo anche in casa, si rifiuta di mangiare insieme. I genitori chiedono scusa: “Siamo umiliati dal suo comportamento, avreste ragione ad essere offesi, ma per favore non andatevene, sarebbe un dolore troppo grande per noi. Restate e pregate per nostra figlia”.

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