Prove di dialogo
P. Gabriel esce dopo cena a fare quattro passi accanto al grande cimitero di Banani. Lungo il muro vivono decine di mendicanti – soprattutto donne con bimbi e invalidi – che ormai lo conoscono bene, e lo salutano allegramente. Una donna che gestisce un negozietto di tè caldo si avvicina: “Abba, devi darmi una mano. Conosco un bravo giovane, buddista, che si è innamorato di una cristiana. Le famiglie si oppongono, ma loro insistono. Lui non vuole farsi cristiano, lei non vuole farsi buddista, non vogliono far nulla fuori legge, e vogliono sposarsi. Un bel pasticcio, e non riesco ad aiutarli a risolverlo. Perché non parli con loro e li consigli?” “Beh, posso provarci. Caso mai mandali da me, appena hai occasione.” “Volentieri, anzi, sono già qui vicino al mio baracchino del tè. Sei arrivato al momento giusto.” Chiacchierano a lungo, tutti e quattro, decidono di riparlare con calma alle famiglie, e di incontrarsi poi per valutare la situazione. La venditrice di tè, musulmana, il giovanotto buddista, la ragazza cristiana – e il prete cattolico, insieme alla ricerca di come rispettarsi e fare le cose bene.
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