Pubblicità
Sorrisi smaglianti su quotidiani, riviste, cartelloni, spot televisivi esprimevano l’incontenibile gioia di avere i denti lavati con il dentifricio Brilldent, il bambino fornito dei nuovi pannoloni, la famiglia con un solo figlio grazie ai contraccettivi, il pesce fritto con il migliore olio di arachidi al mondo, i ragazzini rimpinzati di latte…
Poi, è arrivata la pubblicità dell’alta moda. Abiti di lusso. Giovani donne e uomini giganteggiano su cartelloni che ricoprono intere facciate di palazzi. Seduti o in piedi, esausti, con visi smunti, sguardi corrucciati, altezzosi, seccati, preoccupati, tristi, vuoti, ambigui, sprezzanti, indifferenti, annoiati…
Sorrisi? Non uno, nemmeno a pagarlo un milione.
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