Punto e a capo
Dopo aver esaminato infinite ipotesi, e essersi chiesti “chi c’è dietro” e “chi ci guadagna”, l’inchiesta sul massacro effettuato il 25 febbraio scorso nel quartier generale dei BDR (Guardie di frontiera) a Pilkhana, Dhaka, torna all’ipotesi iniziale della rivolta spontanea. Molti membri della truppa avrebbero preparato una serie di punti di protesta da presentare agli ufficiali nel giorno della festa dei BDR, ma quando il loro delegato si è fatto avanti per consegnare il documento, giunto vicino agli ufficiali è caduto a terra colto da malore. S’è sparsa la voce che lo avessero ucciso e si sono scatenate alcune ore di furia in cui s’è sfogata l’ ira repressa per anni specialmente per la corruzione, i favoritismi, le paghe basse. Oltre 100 persone in tutto, fra cui circa 70 ufficiali sono stati massacrati. È seguito il panico: sfregio sui cadaveri, sepolture affrettate, fughe, tentativo di allargare la rivolta ad altre caserme, furto di armi e saccheggio delle case degli ufficiali… Ora nessuno sa come rimettere in piedi la baracca e ritrovare le armi sparite.
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