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Ritorno del futuro

“Zia è il nostro passato, Khaleda il nostro presente, Tareque il nostro futuro!” Così recitava uno slogan del BNP (Bangladesh National Party) scritto su muri in tutto il Paese quando il partito era al potere: Zia, presidente grazie ad un colpo militare, poi assassinato; Khaleda, la vedova diventata primo ministro; Tareque, il primogenito che si dedicava ad intense attività di taglieggiamento, ricatti, estorsioni, brigantaggio politico. Poi il governo del 2007-8 ha tolto il primo dai libri di storia, la seconda dal potere, il figlio dall’infame palazzo che era il vero centro del potere in Bangladesh, prima mettendolo in carcere, poi lasciandolo andare all’estero “per curarsi la salute”. Dal gennaio scorso il BNP è sotto tono, e si lecca le ferite della batosta elettorale mentre l’Awami League ha preso il controllo di tutto. Ora torna a galla, e tiene l’Assemblea Generale che da 16 anni non radunava più, proclamando che sta per nascere un “Nuovo BNP, per salvare il Paese”. Prima ancora che iniziasse l’assemblea, Khaleda era già stata proclamata Presidente del partito, carica per cui è stata l’unico candidato. Un ruolo speciale è stato preparato per Tareque – ancora all’estero – in modo che appena torna trovi l’ufficio pronto con la cassaforte aperta, e la strada tracciata per diventare segretario del partito.

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