Simpatia
Lo sciagurato aveva tranciato obliquamente un grosso filo di ferro per fissare il pignone della ruota del suo riksciò, parcheggiato nel bazar in mezzo alla
strada. Arrivo io, zigzagando lentamente tra un carretto, una capra, una bancarella, un mendicante; urto leggermente il riksciò, e la ruota quasi nuova si
squarcia… neanche avessi usato un coltellaccio. Naturalmente non so dove siano gli attrezzi, naturalmente i giovanotti che accorrono montano il crick dalla
parte sbagliata, naturalmente la ruota di scorta è sgonfia, naturalmente fa un gran caldo, e naturalmente si mette a piovere… Non ne possiamo più.
Naturalmente abbiamo parecchi spettatori che commentano; fra gli altri, una famigliola musulmana povera povera che ha la capanna proprio dove siamo
fermi. Pian piano, passano dalla curiosità alla simpatia per suor Dipika con il suo abito bianco, e per me, straniero accaldato che balbetta la loro lingua. Dopo
qualche esitazione e consultazione fra marito, moglie, zia, nonna e vicini di casa, ci invitano nel cortile, offrono acqua, comprano biscotti per rifocillarci, e
poi ci invitano per il pranzo. Ancora una volta, il Bangladesh si fa voler bene.
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