Utholi
Utholi
Non lontano dalla riva sinistra, là dove l’immenso Jamuna (Brahmaputra) si unisce alle acque del Padma (Gange), appena fuori dalla strada verso i traghetti che portano al sud ovest del Paese, potete trovare una piccola missione cattolica con ostelli per ragazzi e ragazze, casa della suore e del padre, piccola scuola e chiesa – tutto nel villaggio di Utholi. Ma ha anche cappelle e scuolette in villaggi più o meno vicini, piccoli agglomerati di case costruite per i più poveri, catechisti, maestri, gruppi di preghiera che girano di casa in casa e tante iniziative. Tutte su scala ridotta, ma sono veri miracoli inattesi, in quella zona e in quelle condizioni. La comunità cristiana è decisamente varia: pescatori senza neppure un pezzo di terra dove seppellire i loro morti, lavoratori a giornata, intrecciatori di ceste, impiegati venuti da altre zone per lavorare nelle imprese dei traghetti, ex membri delle comunità battiste, ex conciatori di pelli fuori casta, aborigeni, bengalesi… Un amalgama difficile da creare e da tenere insieme, con gente semplice e buona e altra gente rissosa e profittatrice. Aveva messo un piccolo seme un prete diocesano, p. Dominic, poi ha innaffiato, sarchiato, diserbato, concimato con immensa pazienza e tenacia p. Arturo Speziale, conosciuto ora da tutti nella zona per il suo cuore tenero (qualcuno dice: troppo) e per il suo ostinato impegno nell’evangelizzazione dei più poveri, quelli che nessuno considera degni di fiducia. Il 7 giugno scorso P. Arturo ha salutato questa gente per andare a servire in un’altra missione. Fatica del distacco da parte di tutti, ma anche soddisfazione per una realtà nata praticamente dal nulla e che ora ha messo radici, per i molti ragazzi e giovani che hanno potuto studiare, per i poveri aiutati, i malati curati, la Parola diffusa in ogni occasione, la preghiera che è diventata parte della vita quotidiana di non pochi. Ad accompagnare questo “piccolo gregge” è ora il primissimo seminatore, p. Dominic Rozario. Fino a pochi anni fa, nessuno avrebbe mai scommesso che in quella zona potesse esserci una comunità cristiana e cattolica. Ora c’è.
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