Blue revolution: per un’alleanza fra uomo e ambiente

Blue revolution: per un’alleanza fra uomo e ambiente

Quali alternative all’economia dell’usa e getta? Ne parla lo spettacolo teatrale Blue revolution, in scena il 19 novembre al Santuario Papa Giovanni XXIII a Sotto il monte.

 

«Gli uomini sono come alberi di vita, si sorreggono, un con l’altro. Questo è il segreto della felicità, nessuno basta a se stesso, questo diritto si chiama umanità». Chissà cosa sarebbe successo se il pensiero di Antonio Genovesi, autore della frase che avete appena letto, avesse prevalso su quello di Adam Smith… Vissuti nello stesso periodo, sono entrambi considerati padri dell’economia moderna. Ma avevano una concezione molto diversa dell’essere umano. Per Smith le persone sono essenzialmente individui che perseguono un proprio interesse, e il bene comune si dà quando gli interessi dei singoli coincidono: «L’uomo, perseguendo il proprio interesse spesso persegue l’interesse della società», è una delle sue frasi più celebri. Genovesi era invece convinto che la persona fosse l’equilibrio di due forze: quelle dell’interesse per sé e della solidarietà sociale; il soggetto gli appariva come una realtà relazionale fatta per la reciprocità.

Ma cosa c’entrano Genovesi e Smith con l’inquinamento dei mari, con il nuovo modello dell’economia circolare e con una nuova alleanza possibile fra l’umanità e il creato? A raccontarlo è Blue revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta, uno spettacolo che mescola vivace ironia, rigorosa obiettività e appassionato desiderio di un futuro sostenibile. Dalle grandi idee che muovono la storia all’ultimo modello di smartphone, il filo del racconto si muove con leggerezza negli ultimi tre secoli per mostrare i danni causati da un’economia dell’avidità, ma anche i rimedi e le alternative messi in campo per far germogliare un futuro diverso.

Lo spettacolo – che il 19 novembre andrà in scena al Santuario San Giovanni XXIII a Sotto il Monte, nell’ambito della rassegna Molte Fedi Sotto lo Stesso Cielo – è l’ultimo progetto dell’associazione Popeconomix, nata nel 2011 con una sfida che sembrava folle: raccontare l’economia attraverso il teatro. Un’esperienza dalla quale è nato il Pop Economix Live Show, un testo teatrale scritto da Nadia Lambiase, Paolo Piacenza e Alberto Pagliarino che in questi anni ha girato tutta Italia (e anche alcuni angoli di Europa) raccontando la crisi economica globale esplosa dopo il fallimento di Lehman Brothers nel 2008. Il successo è stato strepitoso: nel 2016 lo spettacolo ha superato le 350 repliche in oltre 180 città e paesi e continua a essere prenotato da gruppi, parrocchie, associazioni e teatri. Blue revolution fa un passo avanti: non racconta solo il lato oscuro dell’economia ma apre una finestra anche sui rimedi per il nostro mondo. E consegna a tutti noi la possibilità di cambiarlo in meglio.

Popeconomix ha creato, insieme allo spettacolo, Mercato circolare, la prima applicazione per smartphone che mette in relazione l’utente con chi produce beni e servizi a impatto minimo o zero, secondo il nuovo modello dell’economia circolare.