Il racconto del francescano padre Bahjat Karakach, parroco latino della città siriana afflitta da tredici anni di guerra, dal terremoto e ora anche dai contraccolpi del conflitto a Gaza. «Fatichiamo a vedere un futuro, il mondo deve intervenire»
Impegnata nella parrocchia latina di Aleppo, in Siria, nel sostegno a chi ha perso tutto per il sisma del 6 febbraio, Nadine ci racconta, nella nuova puntata di Finis Terrae, storie di coraggio e speranza all’interno di una comunità ferita: «I danni non sono solo negli edifici, ma dentro le persone»
Da Aleppo parla Nadine, giovane impegnata con la parrocchia nel sostegno di chi ha perso tutto nel sisma del 6 febbraio: «I danni non sono solo negli edifici, ma dentro le persone». Suor Jihane da Damasco: «Non abbiamo niente, ma apriamo le porte». La sua intervista anche nella puntata di Finis Terrae
Di fronte all’emergenza si è attivata la risposta della Caritas. Aiuti aperti a tutti, cattolici e ortodossi, cristiani e musulmani, turchi e migranti. Il vicario dell’Anatolia: «Serve tutto, dal cibo al conforto spirituale e al sostegno umano anche fra gli stessi rifugiati». Il vescovo di Aleppo: la tragedia sia occasione per «riflettere sulla pace e sulla collaborazione» fra Ankara e Damasco
Il vicario d’Anatolia e presidente di Caritas Turchia annuncia la mobilitazione degli enti cristiani per portare aiuti alle popolazioni colpite. La testimonianza di mons. Audo ad Aleppo: «Molta paura per scosse violente»
Allo scoppio della guerra il medico cristiano Nabil Antaki decise di rimanere in Siria e guidare un gruppo di volontari in prima linea tra i più bisognosi. Oggi dice: «Togliete le sanzioni che ci affamano»
Ha vissuto nella città siriana tutti gli anni della guerra. Ma ora il Coronavirus l’ha portato via. La morte del francescano libanese fra Edward Tamer, un simbolo dell’avanzata del Covid-19 in Siria
Toni e Nadine sono due giovani cristiani cresciuti nella città siriana martoriata dalla guerra. Negli anni più bui, hanno scelto di restare. E oggi raccontano come provano a guardare avanti, nonostante tutto