La battaglia di padre Sisto Magro a fianco dei piccoli contadini dell’Amapà: «Il Sinodo voluto dal Papa arriva per chiederci: di fronte ai lupi che depredano i poveri tu da che parte stai?»
Il vescovo Giuliano Frigeni, missionario del Pime da vent’anni alla guida della diocesi brasiliana: «È la prima volta che si prova a guardare all’Amazzonia non solo per dire: poverini, mandiamogli un po’ di soldi. L’ipotesi dell’ordinazione sacerdotale per anziani con famiglia nelle comunità indigene? Non faranno i parroci, ma perché non pensare a un ministero speciale, originale ed eccezionale, che garantisca l’eucaristia a questa gente?»
Il vescovo Giuliano Frigeni, da vent’anni alla guida della diocesi in Amazzonia: «È il tempo dei frutti. E di valorizzare le risorse che qui ci sono. Perché quanto seminato possa crescere anche altrove»
Violenze, massacri, schiavitù e migrazioni forzate sono solo alcuni degli elementi che hanno spinto molti indios a nascondersi nell’Amazzonia. Tra le pochi voci in loro difesa c’è anche la Chiesa cattolica
All’Università Gregoriana un convegno ha fatto al punto delle attese sull’evento convocato da papa Francesco per il mese di ottobre. Il cardinale Hummes: «Da questa Chiesa povera che vive tra i poveri un’alternativa alla globalizzazione del paradigma tecnocratico»
Il nostro ricordo di padre Nello Ruffaldi, missionario del Pime nell’Amazzonia brasiliana, scomparso qualche settimana fa dopo quasi 50 anni vissuti accanto alle popolazioni native a Oiapoque.
Il concetto di buen vivir è così importante in Sud America da essere entrato anche nelle costituzioni di alcuni Paesi della Pan-Amazzonia. Anche per gli indigeni la connessione con la terra è imprescindibile.