Il vicario d’Anatolia e presidente di Caritas Turchia annuncia la mobilitazione degli enti cristiani per portare aiuti alle popolazioni colpite. La testimonianza di mons. Audo ad Aleppo: «Molta paura per scosse violente»
Roberto e Gabriella Ugolini, con la figlia Costanza, per 21 anni hanno operato come missionari fidei donum nel remoto Est dell’Anatolia, in un’area a prevalenza curda meta di profughi afghani e iraniani. Un’esperienza che oggi raccontano in un nuovo libro
L’appello di mons. Paolo Bizzeti, che mercoledì 27 marzo porterà la sua testimonianza al Centro missionario Pime di Milano. Voce di una terra di frontiera nella Turchia di oggi, dove negli ultimi anni dalla Siria e dall’Iraq (ma anche dall’Iran e dall’Afghanistan) sono arrivati migliaia di cristiani
Una Chiesa di minoranza, dispersa su un territorio vastissimo, che ora apre le porte a masse di rifugiati. «Cosa ci serve? Nuovi pastori»: parla monsignor Paolo Bizzeti, vicario apostolico nel cuore della Turchia.
Proprio mentre la Turchia va alle urne in un clima tesissimo il gesuita Paolo Bizzeti – neo-vicario apostolico d’Anatolia che raccoglie l’eredità del martire Luigi Padovese – domenica verrà ordinato vescovo. E a Mondo e Missione dice: «Il confronto con il fondamentalismo religioso è una grande sfida. Ma siamo chiamati non a erigere muri ma ponti».
Il gesuita padre Bizzeti è stato nominato nuovo vicario, a cinque anni dall’assassinio di monsignor Padovese. Una missione piena di sfide, in una terra cruciale per la storia della Chiesa. «Ma anche per il suo presente»