Il 5 ottobre di vent’anni fa venica uccisa Annalena Tonelli. Ancora oggi molte sue attività continuano a dare frutto nel luogo in cui era cominciata la sua missione africana: a Wajir, nel deserto del Kenya, dove tanti si ricordano di lei e del suo straordinario impegno. La sua figura sarà anche al centro di una serata il 9 ottobre alle ore 21, al Centro Pime di Milano, con la testimonianza di chi ne sta continuando l’opera e un intervento di Annalena Benini, autrice del libro “Annalena”
In queste ore in cui tanto si parla di islam e conversione per la vicenda di Silvia Romano ci sembra urgente riproporre alcune parole di Annalena Tonelli, che proprio in Somalia nel 2003 ha donato la sua vita, vittima della violenza dei fondamentalisti. Con questi stessi occhi crediamo che dal Cielo oggi guardi alla Somalia, alle nuove sofferenze patite da tanti musulmani somali per mano degli al Shabaab e anche a Silvia/Aisha tornata a casa sua
Il 5 ottobre 2003, veniva uccisa a Borama, in Somaliland, Annalena Tonelli. Noi l’avevamo incontrata un anno prima. E “Mondo e Missione” le aveva dedicato alcuni articoli, vincendo il suo proverbiale riserbo. Un ricordo personale e quello della città di Forlì.
Il 5 ottobre 2003 veniva uccisa in Somaliland Annalena Tonelli, grande martire del nostro tempo. Sul numero di ottobre di Mondo e Missione padre Carlo Torriani, missionario del Pime, ricorda un suo viaggio in India nel 1995. E una lettera scritta da lì in cui si chiedeva: «E se morissi senza avere amato di più?»
Una nuova raccolta di lettere rivela l’impegno radicale e la profonda spiritualità di Annalena Tonelli. E racconta anche gli anni più bui della Somalia. Con una piccola apertura all’India, dove ritrova un missionario del Pime…