Il governo saudita annuncia che in occasione dell’Hajj – l’annuale grande pellegrinaggio alla Mecca in programma quest’anno a settembre – i fedeli indosseranno un braccialetto elettronico con Gps, informazioni anagrafiche e visto di ingresso. Ufficialmente è «per offrire un migliore servizio», ma suona molto come una misura di controllo
Con il crollo del prezzo del petrolio in crisi anche il gigante delle costruzioni saudita fondato dal padre di Osama Binladen. Licenziati decine di migliaia di lavoratori stranieri che ieri alla Mecca hanno dato fuoco ad alcuni autobus per protestare contro i salari non pagati
Secondo i dati del rapporto di Amnesty International il più alto numero di esecuzioni da oltre 25 anni. In Iran, Arabia Saudita e Pakistan si concentra il 90% delle esecuzioni note. Eppure oggi la maggior parte dei Paesi del mondo risulta abolizionista per tutti i reati
Ci sarebbe un accordo per un cessate il fuoco tra le milizie houthi e la coalizione saudita, con la mediazione dell’inviato dell’Onu. Lo stop alle armi sarebbe la premessa per la riapertura dei colloqui di pace, come in Siria
Dopo l’emozione per le suore di Madre Teresa ieri in un bombardamento su un mercato affollato sono morte 107 persone. Superare davvero la globalizzazione dell’indifferenza vuol dire capire che è la stessa storia. E alzare la voce anche per «quelli che non sono dei nostri»
A pochi giorni dalle esecuzioni che hanno rinfocolato lo scontro tra sunniti e sciiti, l’Arabia Saudita ha compiuto una nuova esecuzione capitale: Jinat Farid, una donna immigrata etiope accusata di omicidio, è stata messa a morte a Taif. La sua è la cinquantesima esecuzione capitale in appena dieci giorni
Nel suo scontro a tutto campo con Teheran l’Arabia Saudita ha aperto un fronte anche sui social network. Con un canale di infografiche su Twitter con «data journalism» sui crimini dell’Iran. Il tutto nel Paese che tiene in carcere Raif Badawi
Il Parlamento europeo ha scelto di assegnare l’edizione 2015 del suo riconoscimento sui diritti umani al blogger saudita condannato al carcere e alla fustigazione per aver fondato un sito di dibattito politico e religioso. Una scelta che rilancia la questione del rapporto tra diritti umani e affari con Riyad (vendite di armi comprese)