Ancora violenza contro la famiglia della donna per anni ingiustamente incarcerata con l’accusa di blasfemia nel Punjab. Il cognato Younus trovato sgozzato nella fattoria dove lavorava. Anche se questa volta il movente dell’omicidio sembra legato a una questione passionale
Se la notizia della definitiva liberazione di Asia Bibi è motivo di grande gioia, d’altra parte ACS ricorda che sono ancora 25 i cristiani in carcere per accusa di blasfemia in Pakistan
I risultati di uno studio sulle narrative dei gruppi non musulmani su quotidiani, radio, tv locali: «Anche quando diventano oggetto di cronaca non c’è mai spazio per la loro voce»
In un Paese dove le violenze contro i cristiani restano un grave problema, per la prima volta in occasione del Natale un treno viaggerà per il Paese promuovendo la tolleranza religiosa
L’attesa udienza della Corte Suprema che in Pakistan avrebbe dovuto esaminare il caso della donna cristiana in carcere dal 2009 con l’accusa di blasfemia è stata rinviata a data da destinarsi. Un’altra dolorosa conseguenza delle pressioni dei fondamentalisti islamici
Domani in Pakistan la Corte Suprema esamina il ricorso della donna accusata di blasfemia, in carcere dal 2009, su cui pende una condanna a morte. Ma dietro al suo caso ce ne sono anche molti altri
Il figlio, dell’ex governatore del Punjab Salman Tasser ucciso nel 2011 dai fondamentalisti per la sua opposizione alle leggi sulla blasfemia, è stato appena liberato dopo quasi 5 anni di prigionia. Su Twitter ha deciso di rispondere a tutte le curiosità dei follower: da qual è la sua canzone preferita a come vede la sorte di Asia Bibi.