Riuniti i rappresentanti di numerose etnie come i Karen, i Kachin, gli Shan, i Wa, i Kayah, scettiche in maggioranza ma disponibili a cessare le ostilità in cambio di un sistema federale che garantisca sicurezza e diritti. Ma non ci sono comunque i Rohingya
Dopo la storica seduta inaugurale di ieri a Naypyidaw il cammino per voltare pagina davvero resta lungo. E passa anche dal ricambio generazionale all’interno della Lega nazionale per la democrazia di Aung San Suu Kyi