La santa patrona delle missioni è punto di riferimento anche per le comunità cattoliche dell’Asia che l’hanno fatta conoscere a tanti non cristiani. Il 15 ottobre papa Francesco pubblicherà un’esortazione apostolica a lei dedicata a 150 anni dalla sua nascita. Nell’occasione Mondo e Missione le ha dedicato una mostra itinerante
Crescono le case a Pakkret, la parrocchia affidata al Pime nella periferia della capitale thailandese. Ma crescono anche le persone che vogliono sentir parlare di Gesù. Il parroco padre Claudio Corti: «Il futuro della missione è in queste immense aree»
Con padre Massimo Bolgan, missionario del Pime, nelle baraccopoli sul fiume della grande metropoli. Tra vite segnate da ferite e violenze, ma anche illuminate da tanta umanità. In una comunità dove i piccoli in situazioni a rischio ritrovano la propria infanzia
Il prefetto apostolico di Ulaanbaatar Giorgio Marengo, creato cardinale da Francesco nell’ultimo concistoro, ha fatto visita alla parrocchia di Pakkret nella domenica dedicata all’annuncio. «Vengo da una Chiesa di appena 1450 fedeli in un Paese grande 5 volte l’Italia. Il Signore mi stava spettando proprio nella steppa per mostrarmi come agisce Lui al di là dei nostri numeri»
Il 10 settembre, nella parrocchia del Pime di Nonthaburi, alla periferia di Bangkok, l’Istituto celebra i cinquant’anni di azione missionaria in Thailandia, alla presenza del cardinal Kovithavanij, arcivescovo della capitale, e del superiore generale Ferruccio Brambillasca
«Una visita intensa e molto toccante». Sono le parole dell’ambasciatore italiano in Thailandia, Lorenzo Galanti, dopo essere stato nella parrocchia del Pime alla periferia di Bangkok. Pochi giorni prima, aveva consegnato il diploma e le insegne di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia a padre Daniele Mazza
Il Pime festeggia i cinquant’anni di presenza nel Paese asiatico, caratterizzati da un grande impegno nell’evangelizzazione, dal dialogo con il buddhismo e dalla testimonianza nelle periferie di Bangkok.
Una parrocchia ricca di attività, l’impegno sociale nelle bidonville più povere e un filo conduttore di tutta la presenza del Pime: l’incontro con il buddhismo