Nel Paese nei cui penitenziari sovraffollati a detta dello stesso ministro della Giustizia “c’è meno spazio per un corpo che dentro una bara” la pandemia sta dilagando. E c’è molta preoccupazione anche per gli attivisti per la democrazia o i diritti umani incarcerati perché contrari al controllo militare sul Paese
A Bangkok i frati minori vivono la loro missione in un “giardino della pace del Vangelo” che confina con la casa Santa Chiara per i malati di Aids. Fra Mauro Zannin: “Qui in Thailandia ho avuto l’occasione di ascoltare molte persone la cui vita è stata cambiata attraverso il un incontro personale con Gesù”
Le proteste di qualche giorno fa a Bangkok segnalano come la crisi economica alimentata dal Coronavirus stia portando a galla l’insofferenza sempre più diffusa nei confronti delle autorità eredi del golpe incruento del maggio 2014
Nell’omelia della Messa allo stadio di Bangkok papa Francesco oggi ha tracciato l’identikit del missionario: “Non è un mercenario della fede né un procacciatore di proseliti, ma un mendicante che riconosce che gli mancano i fratelli, le sorelle e le madri, con cui celebrare e festeggiare il dono irrevocabile della riconciliazione che Gesù dona a tutti noi”
Nel cuore commerciale e finanziario della capitale thailandese resiste l’antica presenza delle monache carmelitane, la cui cappella è frequentata tutte le domeniche da persone di ogni provenienza
Per tutti è la Casa degli angeli. Ma è anche molto casa sua, di suor Maria Angela Bertelli, missionaria saveriana che ha vissuto 16 anni negli slum di Bangkok. Con mamme e bambini con gravi disabilità
La pretesa dei militari di «normalizzare» il Paese, portandolo verso una democrazia più responsabile eliminando la corruzione, si scontra oggi con una realtà ben diversa fatta anche di tratta e lavoro schiavo