Dalle savane del Camerun alle regioni tribali del Nord del Bangladesh sino al seminario del Pime nella verde Brianza. La missione di padre Adolphe Ndouwe, segnata anche dall’esperienza del Covid-19
Nelle scorse settimane è iniziato il trasferimento dei profughi sull’isola al largo della costa del Golfo del Bengala, emersa 15 anni fa come risultato dei depositi alluvionali. Un alleggerimento della pressione demografica nei campi del Bangladesh (e del rischio di esplosioni di violenza e di contagio) più che una vera soluzione permanente
Da vent’anni in Bangladesh, fratel Lucio Beninati affronta la pandemia di Coronavirus come sempre: accanto ai bambini di strada. Con molti più bisogni e molti meno volontari. Ma anche con tanta solidarietà
Di fronte al dilagare delle violenze sessuali il governo di Dacca ha scelto la via più immediata e d’effetto, ricorrendo alla pena capitale. Ma i dati dicono che solo dei 3,6% delle denunce finiscono con un processo. E si teme che la minaccia dell’esecuzione ora metta ancora più a rischio a vita delle vittime
Il miraggio ingannevole della grande città, il lavoro che non c’è e, per i cristiani, la consapevolezza costante di essere in minoranza: suor Annamaria Panza racconta le sfide dei ragazzi in Bangladesh
In queste ore in cui in Italia si parla tanto della chiusura dei voli dal Bangladesh la testimonianza di padre Gian Paolo Gualzetti, che nella periferia industriale di Dhaka sta accanto ai giovani lavoratori: «La pressione economica e la fame qui sono più forti di ogni lockdown. Cerchiamo di aiutare chi è più in difficoltà. La medicina qui? Quella migliore è ancora la preghiera insieme al paracetamolo tre volte al giorno…»